RITA CELLI
Cronaca

La giunta de Pascale contro il progetto: "Badia del vento"

A pochi giorni dalla decisione definitiva sul progetto “Badia del vento”, cresce la tensione attorno all’impianto eolico che dovrebbe sorgere...

A pochi giorni dalla decisione definitiva sul progetto “Badia del vento”, cresce la tensione attorno all’impianto eolico che dovrebbe sorgere nel comune toscano di Badia Tedalda, al confine con l’Alta Valmarecchia. Un progetto che, nonostante l’ok della Regione Toscana, incontra la forte opposizione della Regione Emilia-Romagna, delle Soprintendenze, di parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, associazioni e comitati.

Tra le voci più attive, quella della consigliera regionale Alice Parma (Pd), che da tempo si batte contro la realizzazione di impianti eolici in aree sensibili. "La transizione ecologica è fondamentale, ma non può essere cieca. Serve rispetto per territori unici come la Valmarecchia, che custodiscono un patrimonio paesaggistico e ambientale fragile", afferma.

Il timore è che l’impianto – composto da decine di pale – possa avere un impatto pesante anche al di là del confine regionale, interessando direttamente la parte romagnola della valle, già soggetta a criticità idrogeologiche e paesaggistiche.

La Regione Emilia-Romagna, nel frattempo, è al lavoro su una legge ad hoc che individuerà le aree idonee alla produzione di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo è conciliare la necessità di produrre energia pulita con la salvaguardia di zone particolarmente delicate. "Crinali e territori a rischio devono restare fuori da qualsiasi ipotesi d’installazione. Non possiamo permettere che l’equilibrio naturale venga compromesso in nome di una fretta che rischia di essere dannosa", aggiunge Parma.

La consigliera sottolinea anche l’importanza del coinvolgimento delle comunità locali, spesso escluse dai processi decisionali. "Il nostro approccio è chiaro: sì alle rinnovabili, ma solo se integrate armoniosamente con il contesto territoriale".

Con la legge in fase di definizione, l’Emilia-Romagna punta a raggiungere i 6 gigawatt di produzione da fonti rinnovabili, ma su basi solide e condivise. E promette battaglia: "Questo progetto è un attacco ai nostri crinali. Continueremo a opporci con ogni mezzo, nel rispetto della nostra terra e della sua storia".

Rita Celli