La guerra legale nel Pd frena Sadegholvaad

Tutto da rifare: la commissione nazionale di garanzia accoglie i ricorsi. Scatta la conta in vista dell’assemblea, quando si sceglierà il candidato

Jamil Sadegholvaad ed Emma Petitti

Jamil Sadegholvaad ed Emma Petitti

Tutto da rifare, o quasi. La scelta del candidato sindaco, per il centronistra, è finita a carte bollate, con ricorsi prima rigettati a Rimini e Bologna e poi accolti a Roma. La commissione nazionale di garanzia Pd, riunitasi domenica, ha accolto i ricorsi presentati dall’ex vice sindaco Maurizio Melucci e dall’avvocato Jessica Valentini, sostenitori di Emma Petitti, e ha annullato l’allargamento dell’assemblea comunale del Pd da 52 a 75 membri. I ricorsi erano stati presentati in vista dell’assemblea che, questo sabato, dovrà decidere finalmente chi sarà il candidato sindaco del centrosinistra. Mossa giudicata, dai sostenitori di Jamil Sadegholvaad, come il tentativo di fermare la sua corsa restringendo il numero dei membri dell’assemblea in caso scatti la ’conta’ per scegliere il candidato.

Giusto un mese fa il capogruppo Pd Enrico Piccari aveva chiesto di ampliare l’assemblea a sindaco, assessori, a consiglieri comunali e regionali, ai segretari dei circoli e a quello comunale dei dem. Richiesta accolta dalla commissione regionale di garanzia, e poi impugnata da Melucci e dalla Valentini. La commissione provinciale di garanzia ha rigettato i loro ricorsi, finiti a Roma. E la commissione nazionale del Pd, pur riconoscendo che quella regionale, concedendo l’allargamento "ha tentato in buona fede di colmare un vuoto normativo", fa notare che "la decisione può essere assunta solo attraverso il voto". Fatta eccezione per Gnassi, che ha diritto, come sindaco, di far parte dell’assemblea. Ecco perché i ricorsi sono stati accolti. Ricorda anche, la commissione, le regole del Pd per la scelta del candidato: se ci sono più nomi, o si fanno le primarie, o in alternativa tutta la coalizione si accorda su un nome e il 60% dei membri dell’assemblea Pd vota per non fare le consultazioni.

E adesso? "Alla prima riunione utile l’assemblea del Pd di Rimini può votare l’allargamento ai nuovi membri", dicono dal Nazareno. Quindi già questo sabato, quando l’assemblea Pd si riunirà per decidere il candidato sindaco. Il coordinatore nazionale del Pd Marco Meloni invita tutti "a ristabilire la calma e a ritrovare l’unità", ma l’unità in casa dei dem riminesi resta molto lontana. L’ultima battaglia legale dimostra quanto sia diventata lacerante la guerra tra le correnti. Non sono esclusi, da qui a sabato, altri colpi di scena. E se è vero che Jamil Sadegholvaad al momento resta il favorito, dopo i verdetti della commissione nazionale del Pd c’è chi tornerà sicuramente a chiedere le primarie tra lui ed Emma Petitti. In fondo i ricorsi, come hanno dichiarato i loro autori, Melucci e la Valentini, sono stati presentati proprio per questo.

Manuel Spadazzi