La lettera ai riccionesi "Valorizzerò la città"

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"Sono un uomo libero, senza interessi personali né economici, né politici sul territorio". Claudio Cecchetto scrive ai riccionesi. Migliaia di lettere sono state inserite nella buchette delle poste delle abitazioni in città alla vigilia del voto. "Cari riccionesi, se potessi incontrarvi uno ad uno vi racconterei con quanta passione, responsabilità, competenza e spirito di servizio ho accettato di candidarmi sindaco", scrive il candidato. "Riccione è turismo, dobbiamo assolutamente prolungare la stagione. Ma non c’è turismo se non c’è sicurezza, garantirla sarà il compito nei nostri primi 100 giorni. Riccione è commercio, che deve diventare esperienziale per competere con l’on-line. Riccione è imprenditoria, che ha bisogno di meno burocrazia e più fattibilità. Sosterrò gli imprenditori per far crescere la loro azienda e la qualità dell’offerta della città. Ho un solo scopo, portare Riccione ad esprimere a pieno il suo potenziale, proprio come ho fatto con tutti i miei artisti: valorizzarne i talenti per aumentare l’indotto economico riaccendendo l’attenzione internazionale".

Buona parte della lettera è riservata all’ambito del sociale. "In accordo con mia moglie Mapi e con i miei figli, mi impegno a devolvere il mio intero stipendio da sindaco, tutti i mesi, a favore di una diversa associazione di volontariato. Ogni mese racconterò su media e social le attività, i bisogni, i talenti e le soluzioni che caratterizzano ogni singola associazione. Tutte le associazioni di Riccione devono essere conosciute e riconosciute. Questa è la Riccione che vorrei amministrare insieme alla mia squadra".