La mascherina all’aperto? A Rimini l’hanno già abolita

Reportage nel centro storico tra chi ancora la indossa (una minoranza) e i disobbedienti

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Mascherina si, mascherina no. Mentre i contagi nel riminese si contano sulle dita di una mano e il meteorologo annuncia l’arrivo dell’anticiclone con temperature sahariane, il popolo di chi dice "basta, voglio respirare" cammina in piazza petto in fuori, senza curarsi di sguardi o virus. C’è chi lo fa parlando con l’amico, senza mascherina, sugli effetti limitati dopo avere ricevuto la seconda dose del vaccino, forte del completamento dell’immunizzazione sfoggiata riponendo simbolicamente la protezione.

Abbiamo fatto una passeggiata lungo corso d’Augusto a Rimini per capire quanto ancora regge il rispetto della mascherina all’aperto. Ci siamo seduti su una panchina per avere un piccolo campione sull’utilizzo dell’oggetto che da oltre un anno è eretto a scudo contro il contagio. Centocinquanta persone di tutte le età. Oltre un decimo, una ventina, non indossavano alcuna mascherina, mentre 39 la portavano correttamente. Nel mezzo un mondo di interpretazioni tra chi la tiene sotto il mento, dunque come non averla (sono la maggior parte, 66), e chi sceglie la mezza via: bocca coperta e naso fuori. Il caldo di mezzogiorno fa parte delle giustificazioni per abbassare lo ‘scudo’ antiCovid, e si va ad aggiungere a quanto sta accadendo Oltralpe, dove il divieto non c’è più, alle dichiarazioni di alcuni virologi e al dibattito tutto politico su ‘mascherina sì, mascherina no’.

Nel frattempo in piazza Tre Martiri sfilano uno dopo l’altro i ragazzi che in gruppo fanno un uso artistico della mascherina, mentre quando sono con adulti diventano più ligi, tanto che a volte sono mamma o papà a presentarla abbassata. Manco a dirlo i più ligi alle regole sono gli anziani. Si presume siano quelli con il più alto tasso di vaccinazioni completate, ma sono anche quelli che più rispettano il corretto utilizzo, soffrendo il caldo che nei metri percorsi sotto il sole battente toglie il fiato. Difficile tuttavia identificare il profilo tipo dell’obiettore della mascherina. Il campione è variegato. Ce ne sono un po’ di tutte le età, ma davvero pochi tra gli anziani. Se ne trovano anche tra i turisti stranieri. Non è raro incontrare coppie che si guardano attorno in un caldo asfissiante e guardano il popolo dei mascherati con un misto di disagio e ammirazione quasi avessero davanti l’ennesima attrazione di una riviera che non smette di stupire. Pensare che a pochi chilometri di distanza l’obbligo della mascherina è saltato anche in discoteca, con San Marino che si limita a consigliarle fortemente. Tornando in Italia, in centro storico, camminando tra i negozi e la gente, bisogna ancora indossarla.

Andrea Oliva