
Alessandro Renzi sindaco di Montegridolfo
Montegridolfo sfida lo spopolamento e il rischio di chiusura delle scuole. "Quando siamo entrati in carica la situazione era preoccupante", spiega il sindaco Alessandro Renzi, "alla scuola primaria avevamo in una classe zero alunni, mentre all’infanzia la media era di appena cinque bambini per anno. La scuola rischiava il ridimensionamento o, peggio, la chiusura. E con essa, si sarebbe spenta un’intera comunità."
A pesare non è solo il calo delle nascite, ma anche il nuovo modo con cui le famiglie scelgono le scuole: non più solo la più vicina, ma quella che offre il miglior piano educativo, servizi aggiuntivi e comodità per i genitori. A quel punto ci siamo attivati con una terapia d’urto: il primo passo è stato dare visibilità al lavoro delle insegnanti e dei bambini, aprendo le pagine social L’Oasi di bruchi e farfalle, e abbiamo incentivato la didattica all’aria aperta. Poi abbiamo ripristinato il trasporto scolastico con un investimento di 10mila euro ed è stato attivato un doposcuola per la primaria, che consente ai bambini di rimanere a scuola quattro giorni su cinque anche il pomeriggio. Il tutto senza rinunciare alla qualità della mensa scolastica.
Sono stati introdotti incentivi economici per famiglie non residenti che decidono di iscrivere i figli nelle nostre scuole, sconti su mensa e trasporto per chi decide di trasferire i figli da altri istituti. Così nell’anno scolastico 2024-2025 le iscrizioni sono aumentate. All’infanzia, il primo anno conta ora sette iscritti, alla primaria è tornata una classe da otto bambini, in netta crescita rispetto il passato."
Luca Pizzagalli