La nuova presidente dei magistrati "Ecco le insidie dei referendum"

Gallucci alla guida dell’Anm "Con il ’sì’ niente più arresto per chi può reiterare il reato"

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E’ il giorno del voto. Domani si torna alle urne per i referendum sulla giustizia, e anche per le comunali a Riccione, Coriano, Morciano e Sant’Agata Feltria. L’affluenza, c’è da giurarlo, sarà bassa. Eppure "almeno un paio di quesiti, se passa il sì, potrebbero avere impatto notevole sulla vita dei cittadini", osserva il pm Annadomenica Gallucci (foto). Che è stata nominata nuova presidente dell’Associazione nazionale magistrati per la sezione di Rimini, mentre il collega Luca Bertuzzi è il nuovo segretario. E’ a Rimini da 2020, dopo i sei anni trascorsi alla Procura di Termini Imerese.

"Si è parlato poco del referendum – premette la Gallucci – Ma i cittadini devono sapere che, in caso vinca il ‘sì’ per il secondo quesito, quello che riguarda la limitazione delle misure cautelari, non si potrà più arrestare nessuno (prima del processo) per il pericolo di reiterazione del reato". A oggi gran parte delle misure cautelari, anche a Rimini, viene disposta invece "proprio per il rischio che il reato venga reiterato. Penso in particolare ai casi di maltrattamenti e violenze sulle donne". Pertanto "il nostro dissenso è esclusivamente a tutela dei cittadini". Ma c’è un altro quesito che preoccupa: la separazione delle carriere di pm e giudici. "Oggi la formazione dei pm e dei giudici è la stessa. Se passa il ’sì’, la figura del sostituto procuratore sarà meno imparziale". Il pericolo è che "i pm diventino dei meri avvocati delle forze dell’ordine".

Manuel Spadazzi