Arrestata per stalking, la pasticciera: "Era lui a chiamarmi, sono stata manipolata"

La 39enne al giudice: "Voleva che lo raggiungessi"

Stalker

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Era lui che continuava a cercarla anche tramite Facebook chiedendole di andare a Rimini. E lei è stata solo la vittima di una manipolazione ordita dall’uomo. E’ quanto in buona sostanza ieri mattina davanti al gip riminese Benedetta Vitolo ha sostenuto, la 39enne di Conselice arrestata a Rimini sabato scorso dalla polizia dopo avere avvicinato l’ex compagno, un 43enne, per parlargli con urgenza, come riferito a caldo dalla donna agli agenti.

Sulla 39enne del resto pendeva un divieto di avvicinamento in ragione dell’apertura di un procedimento per stalking (l’avvio del dibattimento è fissato per lunedì).

Il giudice, dopo avere convalidato l’arresto della 39enne di Conselice, ha applicato la custodia cautelare in carcere come era stato richiesto dal pm Ercolani, rilevando che la donna non è in grado di rispettare il divieto di avvicinarsi all’ex.

Ma il giudice ha anche precisato nel corso dell’udienza come il quadro psichiatrico descritto dai legali difensori della donna, gli avvocati Paola Bravi ed Emanuele Fregola del foro di Ravenna, suggerisca la necessità di intraprendere un percorso in una idonea struttura.