
Santarcangelo, il direttore artistico Kirenczuk: "Il taglio del fondi?. Duro colpo alla libertà di espressione". FdI insiste: "Scelta non politica".
"Non è compito dello Stato decidere la programmazione di un festival". Con queste parole Tomasz Kirenczuk, direttore artistico del Santarcangelo Festival, interviene nel dibattito che accompagna l’avvio della 55esima edizione, in programma da domani al 14 luglio. Un’edizione che si annuncia ricca di proposte, ma che arriva in un clima teso, segnato dalle polemiche sul taglio dei fondi statali deciso dal ministero della Cultura per il triennio 2025-2027. "Il valore della cultura sta nella diversità – ha affermato Kirenczuk ieri durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento (foto) –. La libertà di espressione è un elemento essenziale nella creazione artistica e il dovere di ogni Stato dovrebbe essere quello di proteggerla".
Non a caso, proprio la parola ‘diversità’ è il fulcro attorno a cui gira il programma: 38 compagnie italiane e internazionali, di cui 20 al loro debutto assoluto in Italia, oltre 140 spettacoli, 9 djset e 8 incontri pubblici, dislocati tra i luoghi simbolo di Santarcangelo e non solo. Si parte con Slamming (domani, sabato e domenica) di Xenia Koghilak. Il clima intanto resta teso. "Il ministero sembra abdicare al proprio mandato – ha proseguito il direttore artistico –. Si declassa dal ruolo di istituzione chiamata a tutelare la diversità culturale. Il messaggio è chiaro: non c’è più spazio per la sperimentazione e per la molteplicità dei linguaggi". Nel mirino di Kirenczuk c’è in particolare Marco Lepre, presidente della commissione multidisciplinare che ha abbassato il punteggio assegnato al festival da 28 a 14 punti, con conseguente taglio dei fondi pubblici. Una scelta che il direttore non esita a paragonare a esperienze drammatiche vissute nel suo paese d’origine: "Quello che sta accadendo in Italia oggi somiglia molto ai periodi più bui della politica polacca, che mi hanno costretto a partire. Si inizia cambiando le regole e indirizzando le scelte verso percorsi considerati più sicuri. Ma voglio comunque invitare Lepre a raggiungerci durante il festival per un confronto".
A difendere la rassegna è anche il sindaco Filippo Sacchetti. "Il festival si farà, come sempre – ha dichiarato –. Si può anche non essere d’accordo politicamente, ma rispondere col taglio dei fondi è una forma di censura squallida. Strano che il governo non si indigni per le guerre e trovi invece il tempo per colpire un festival culturale. Ma noi resisteremo". Non tarda ad arrivare la replica dal fronte politico. A rispondere è la deputata di Fratelli d’Italia, Alice Bonguerrieri: "Oggi le regole sono cambiate – ha spiegato – e si premiano la progettualità, la capacità organizzativa e l’impatto reale sul pubblico. La valutazione è stata effettuata da una commissione indipendente, sulla base di parametri oggettivi, non politici".
Federico Tommasini