La ’Prossima vita’ di Hena è un cartone animato

Disponibile il nuovo singolo dell’artista riccionese che cela il proprio volto dietro a un avatar

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S’intitola ‘Prossima vita’ ed è il nuovo singolo dell’artista riccionese, Hena, classe 1998, all’anagrafe Lorenzo Gallucci. Segue ‘Con te’ che, uscito il 10 giugno, ha totalizzato 100mila visualizzazioni e ‘Novità , disponibile dal 23 settembre. Nel frattempo il giovane cantautore è impegnato in varie esibizioni e collabora a vari progetti con "’Pandemia’, associazione di artisti che realizza eventi d’arte tra Milano e Rimini.

Da pochi giorni è disponibile il suo terzo singolo, di che canzone si tratta?

"Si tratta di un brano pop rock, disponibile su tutte le piattaforme. Ora sto lavorando al video in cartone animato, caratteristica di questo progetto, che ancora tiene celato il mio volto. La comunicazione è accompagnata da una serie animata e da un piccolo videogioco che condurranno a un evento che svelerà il viso. Per ora mi mostro col mio personaggio in cartone animato, un alieno verde e un umano simile a me".

Di cosa parla Prossima vita?

"Di una storia d’amore, di vite interconnesse, in generale della sicurezza di continuità della vita, concetto che sottolineo nella canzone, rivolto all’altra mia metà. Lo specifico dicendo che in questa vita ci siamo già stati insieme, se non riusciremo a continuare in questa, ci riproveremo nella prossima".

A questo terzo brano farà seguito un album?

"Per il prossimo anno stiamo preparando un EP composto da cinque tracce ispirate alla ruota della fortuna dei tarocchi di Marsiglia".

Da cosa nasce questa sua passione per la musica?

"I miei genitori sono musicisti (Saverio Gallucci e la pianista e docente Anna Aiello del Giocamusica, da un anno guidato dal chitarrista discografico Giovanni Matichecchia, e dal musicista Riccardo Fabbri) hanno una scuola di musica, dove ho trascorso tutta la mia vita. Ho poi frequentato il liceo musicale Guglielmo Marconi di Pesaro, ora oltre al pianoforte e alla batteria suono musica elettronica sperimentale. Prendo suoni della natura che cerco di trasformare in musica".

E’ impegnato in diversi progetti artistici?

"Uno lo sto portando avanti a Milano, dove ora vivo, è Pandemia, complesso di artisti, nato dalla voglia di riqualificare il termine stesso di pandemia, riportandolo al suo autentico significato derivante da ‘pan demo’, ossia di tutto il popolo. In questo caso vuole fare riunire tutte le arti, pittori, poeti, scultori, a favore di un tema che porterà poi un evento".

È stato pure all’estero?

"Tramite un missionario, sono andato tre volte in Etiopia per insegnare musica in un centro per ragazzi di strada, dove ho re realizzato un progetto musico teatrale. In queste cose si nasconde il mio sogno. Vorrei far parte di un nuovo movimento culturale. Vorrei che la musica diventasse il mio lavoro, proseguendo il percorso pop ed elettronico. Suono intanto con il gruppo Pop X e con Orm, Nicolò Di Gregorio col quale prepariamo un altro disco e facciamo d.jset e live set non solo in locali, ma anche nella natura, in boschi e foreste".

Nives Concolino