ANDREA OLIVA
Cronaca

La Regione e la pace nei cieli: "Pronti a volare con il Fellini"

Il sindaco plaude alla legge ad hoc che vuole introdurre il presidente de Pascale per gestire i quattro scali

L’aeroporto riminese

L’aeroporto riminese

Bene il piano regionale di gestione dei quattro scali: Bologna, Rimini, Forlì e Parma. "Il Comune di Rimini fin da ora è a disposizione della Regione per dare il proprio contributo nelle forme e nei modi che il presidente de Pascale riterrà più opportuno, forti anche dell’ambizioso e già ben avviato piano di sviluppo che sta portando avanti Airiminum per il futuro del Fellini". E’ quanto dice il sindaco Jamil Sadegholvaad, consapevole che Rimini terrà la barra ben dritta puntando al settore turistico, strategico per far lievitare voli e passeggeri diretti sulla costa. "Siamo pronti a lavorare insieme per dare corpo a questa visione su ampia scala. Una visione che dovrà integrare Rimini tenendo conto della nostra strategicità, quale porta turistica più importante della costa emiliano romagnola".

Le parole e soprattutto le prime azioni del governatore della Regione, Michele de Pascale, sulla strategia da mettere in atto nella gestione dei quattro scali in Emilia Romagna, hanno fatto tornare il sorriso in riviera ed anche al sindaco. De Pascale assieme all’assessore regionale Irene Priolo ha incontrato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini con l’intento di avviare una rivoluzione nella gestione degli aeroporti regionali. Il nuovo corso si dovrebbe tradurre in una legge ad hoc che dovrà equilibrare il sistema aeroportuale che oggi vive i disagi del Marconi a Bolgona, cresciuto fino a intercettare quasi 12 milioni di passeggeri, un record che ha portato con sé problemi su cui lo stesso Comune di Bologna, socio di minoranza, si è fatto sentire nei mesi scorsi. A Rimini hanno sempre sperato che l’accentramento bolognese potesse venir ridimensionato lasciando al Fellini il bacino più prettamente turistico del traffico aereo. Ma va anche detto che la società bolognese che gestisce il Marconi è quotata in borsa, dunque risponde agli azionisti, ed ha come obiettivo raggiungere i venti milioni di passeggeri. In tutto questo si inserisce il nuovo corso che vuole introdurre de Pascale. "Colgo nelle sue parole un cambio di approccio sul tema - riprende Sadegholvaad -. Forse per la prima volta il dibattito che per troppo tempo è rimasto imbrigliato nella dimensione solo politica nell’accezione meno nobile del termine, schiacciato cioè da giochi di forza inutili e campanilismi sterili, si è spostato su un piano prettamente pragmatico, mirato alla sostanza. Il Presidente è stato chiaro: tutti i quattro aeroporti regionali Bologna, Rimini, Forlì, Parma sono utili e possono essere sostenibili nella prospettiva della prosecuzione del trend di crescita turistica dei prossimi 10-15 anni. Come precisato dallo stesso De Pascale occorreranno analisi dei dati e dei flussi e il coinvolgimento del piano nazionale. La via maestra da percorrere sia la definizione di una strategia regionale che eviti il ripetersi di quella che in qualche occasione è stata definita non a torto ‘guerra dei cieli’. Dato per centrale il ruolo del Marconi di Bologna, credo che oggi ci siano le condizioni per arrivare ad un piano pubblico per la crescita complessiva del sistema aeroportuale che sappia valorizzare le specificità e le potenzialità dei diversi scali".

Andrea Oliva