La Riviera perde l’ultimo re della notte

Morto a 59 anni Claudio Coccoluto, il deejay che con la sua musica ha fatto la storia del Cocoricò e di tanti altri locali

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La Riviera perde uno dei ’re’ della notte. Uno di quei deejay che hanno fatto ballare intere generazioni di riminesi e turisti, e che hanno reso le nostre discoteche i tempi del divertimento in Italia e in Europa. Claudio Coccoluto è morto ieri mattina nella sua casa di Cassino. Aveva solo 59 anni, e dall’anno scorso combatteva contro un tumore che non gli ha lasciato scampo.

La notizia ha fatto il giro dell’Italia, e non solo. Perché Coccoluto è stato un artista amato e apprezzato anche all’estero, a Ibiza e non solo. Alla musica dance si era avvicinata anche, o meglio soprattutto, grazie alla Riviera. Rimase conquistato ascoltando una cassetta di brani mixati da Daniele Baldelli e da Mozart, storici deejay alla Baia degli Angeli (poi diventata la Baia Imperiale) di Gabicce, capendo così che "il deejay aveva un’essenza creativa". Non era soltanto quello che metteva i dischi. E Coccoluto interpretò alla perfezione, diventando uno degli artisti della consolle più ricercati (e pagati) dalle discoteche. E non c’è stata discoteca della Riviera dove Coccoluto non si sia esibito almeno una volta. Per anni è stato il ’re’ indiscusso del Cocoricò (foto di Davide Manea a sinistra). "Ciao Claudio, sei stato la storia della musica house italiana", lo ricorda Federica Babydoll (al secolo Federica Migni), che è stata uno dei tanti ’allievi’ di Coccoluto all’ombra della Piramide. Notti memorabili quelle al Cocco, che più di una volta Coccoluto aveva condiviso con Ralf (Antonio Ferrari) e altri deejay che hanno fatto la storia del locale di Riccione. "Ricordo le risate a crepapelle che ci facevamo... Tutto il resto sono cose tra me e te", lo ricorda ora Ralf.

Se Coccoluto ha fatto la storia del Cocoricò, è stato protagonista anche al Peter Pan, alla Villa delle Rose, all’Echoes e in tanti altri locali. Si è esibito anche alla consolle dell’Altromondo a Rimini. "Ma Claudio – dice Enrico Galli, titolare dell’Altromondo e anche del Cocoricò da un anno – paradossalmente ho imparato a conoscerlo meglio negli ultimi mesi. Abbiamo fatto tante videoconferenze con deejay e gestori del mondo della notte. Era un artista illuminato, con una grande conoscenza della musica, e una bravissima persona".

C’è chi ricorda ancora le esibizioni di Coccoluto all’Aquafan (foto Paritani a destra), ai tempi in cui Radio Deejay faceva ballare ogni sera migliaia di ragazzi sulla pista della Walky Cup. Per alcuni anni ha condotto anche un programma su Deejay. Aveva imparato a conoscerlo bene anche la showgirl riminese Andrea Delogu, che a inizio carriera ha lavorato nelle discoteche come ballerina: "Claudio era un maestro, ha portato classe, intelligenza, voce a quello che viene chiamato ’il mondo della notte’, come se fosse formato da vampiri. Un uomo che ha fatto un pezzo di storia della musica mondiale, un professionista che ha sempre combattuto per le sue idee. Molti devono tanto a Claudio e al suo stile, al suo carattere, al suo modo di comunicare. Gli devono tanto in molti e alcuni forse nemmeno lo sanno". Ieri tanti personaggi dello spettacolo e non solo l’hanno voluto ricordare. Per il ministro Franceschini "se ne va un protagonista della scena creativa italiana e internazionale".

Manuel Spadazzi