La sala Jolly riparte dal teatro: in scena c’è ’Futuro anteriore’

Il festival Le città visibili a Rimini propone spettacoli teatrali e musicali, con opere che riflettono su temi sociali e culturali attuali. Tra gli eventi in programma, si segnalano Futuro anteriore e Solo quando lavoro sono felice, che offrono spunti di riflessione sulla vecchiaia e sul mondo del lavoro. Gli appuntamenti proseguono con proposte di danza e concerti fino al 15 settembre.

La sala Jolly riparte  dal teatro: in scena  c’è ’Futuro anteriore’

Il festival Le città visibili a Rimini propone spettacoli teatrali e musicali, con opere che riflettono su temi sociali e culturali attuali. Tra gli eventi in programma, si segnalano Futuro anteriore e Solo quando lavoro sono felice, che offrono spunti di riflessione sulla vecchiaia e sul mondo del lavoro. Gli appuntamenti proseguono con proposte di danza e concerti fino al 15 settembre.

Settembre a Rimini si colora di musica e spettacoli teatrali con Le città visibili. Il festival entra nel vivo e stasera, alla storica sala Jolly dell’ex cinema Astoria (che riapre dopo 20 anni per ospitare eventi, in attesa della fine dei lavori di riqualificazione) va in scena Futuro anteriore. Appuntamento alle 21.30 con una storia che non racconta di alieni e viaggi spaziali, ma di... girelli, apparecchi acustici e reumatismi. La visione di un futuro in cui la vecchiaia è vissuta in maniera diversa: niente case di riposo o anziani ai margini della società. Uno spettacolo che riflette sulla possibilità di immaginare una società diversa per i più anziani. Domani, rimanendo sempre all’Astoria – inizio 21,30 – arriva Solo quando lavoro sono felice (nella foto): uno spettacolo che è una riflessione sul lavoro, sui soldi e sul tempo libero. Giovedì ci si sposta invece al teatro degli Atti con Olivier Dubois e Pour sortirau jour. Figura emblematica della scena contemporanea francese, Dubois negli ultimi dieci anni ha firmato alcune delle opere coreografiche più radicali ed emblematiche del mondo del balletto. A Rimini presenta un viaggio intimo nella danza esplorando la memoria del corpo e la sua capacità di raccontarci l’arte. Gli appuntamenti continuano poi fino al 15 settembre con tanti spettacoli teatrali, e con i concerti al Museo della Città a cura di Superfluo.