RITA CELLI
Cronaca

La salute e le critiche al sistema sanitario: temi attuali trattati con un linguaggio divertente

Gli attori sul palco riescono a essere intensi e coinvolgenti, bello il gioco di luci.

Le autrici dell’articolo

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Sala piena. Pochi posti vuoti. Cinque minuti di applausi finali. Al teatro della Regina di Cattolica lo scorso 31 gennaio è andato in scena lo spettacolo ‘Il Malato Immaginario’ di Molière per la regia di Andrea Chiodi. Un adattamento di Angela Dematté, con Tindaro Granata, Lucia Lavia, e la produzione del Centro Teatrale Bresciano. Questo adattamento ha lasciato una grande emozione e molte riflessioni. In poco più di due ore, gli attori sono stati intensi e coinvolgenti. Il gioco di luci, mirato e sapiente, ha aiutato a mettere in risalto i momenti chiave dei dialoghi e a comprendere alcune situazioni veicolando messaggi. Gli attori hanno tutti vestiti diversi: colpisce l’abbigliamento del protagonista che inizialmente si presenta con mutanda e canottiera e poi con una lunga vestaglia blu scuro. La voce degli attori è molto comprensibile anche dai piani più alti e in galleria. La musica e i balletti ricordano il cabaret degli anni Quaranta. Spiccano in scena un water e una vasca. Il personaggio principale è Argante, un ipocondriaco che pensa di avere ogni tipo di malattia. In Argante, Molière trasmette la sua critica alla società, in particolare al mondo sanitario (spesso più interessato ai profitti che alla salute del paziente) e alla tendenza delle persone di pensare sempre di essere malate e magari non lo sono. Nonostante sia una commedia e i personaggi utilizzino un linguaggio divertente, quest’opera tratta argomenti molto importanti. E ancora oggi molto attuali: le paure dell’essere umano possono essere sfruttate da altri esseri umani, per scopi e beni personali. Grazie alla disponibilità del protagonista Granata, siamo riusciti a comprendere ancora di più lo spettacolo che continua a farci riflettere, a distanza di giorni.

Rebeka Gravina e Maddalena Sabatini IQ Isiss Gobetti-DeGasperi Morciano di Romagna Coordinamento Centro Diego Fabbri di Forlì