Cercasi scuola disperatamente. L’annuncio è della Provincia perché gli istituti superiori sono "saturi", dice il presidente Riziero Santi. Nei prossimi mesi partiranno i lavori per l’adeguamento delle strutture in vari plessi e in quel momento pensare di trasferire studenti e attività laboratoriali sfruttando i soli spazi degli istituti non sempre sarà fattibile, ammette il presidente. In alcune situazioni si sta studiando la tabella dei lavori per non creare sedi distaccate, ma in altri una parte degli studenti dovrà fare lo zaino per traslocare altrove. È il caso del Leon Battista Alberti. Servono nuovi spazi al più presto. Il problema è tale che la Provincia ha messo un avviso pubblico in scadenza il 20 ottobre per cercare un immobile che possa diventare una vera e propria scuola. Non si tratta semplicemente di spostare le 10-12 classi dell’Alberti per la durata dei lavori. Il programma della Provincia è a lungo termine, tanto che nell’avviso si cerca una struttura capace di accogliere ragazzi e ragazze per almeno quattro anni scolastici a partire dal 2023-2024.  L’immobile in questione dovrà essere grande. La superficie richiesta varia tra i 3.500 e i 4mila metri quadrati. I locali interni devono essere alti almeno 3 metri mentre nei corridoi non ci si può abbassare al di sotto dei 2,40 metri. Ovviamente tutti i locali dovranno essere accessibili, senza recare problemi ai disabili. Dovrà essere garantito il rispetto di tutte le normative, a partire da quella igienico sanitaria fino a considerare tutti gli ambiti necessari per aprire una scuola. La Provincia si sta muovendo per tempo così da avere dei margini per realizzare eventuali interventi di adeguamento. L’Alberti si trova nella zona Colonnella ed è qui che, preferibilmente, l’ente provinciale vorrebbe trovare il nuovo stabile. Ma la zona potrebbe anche variare. "Questo è un avviso per cercare prima di tutto un immobile adatto – precisa il presidente Santi –. Oggi gli istituti superiori sono saturi, il che significa che gli spazi nelle strutture sono stati utilizzati. Nel momento in cui si va a intervenire sugli edifici dobbiamo tenere in considerazione nuovi spazi per gestire i cantieri. Nel caso dell’Alberti si rende necessario trovare una nova palazzina per la durata dei lavori, capace di accogliere dalle 10 alle 12 classi inclusi i laboratori per l’attività didattica. Nella scelta dell’immobile oltre alle caratteristiche della palazzina dovremo tenere in conto altri fattori come l’organizzazione del trasporto pubblico ad esempio".  La nuova struttura da adibire a scuola non sarà solo una pezza temporanea. "L’andamento demografico che si riflette sulle iscrizioni alle superiori ci dice che nei prossimi anni il trend (ad oggi in salita, ndr) verrà confermato. Dunque diviene importante poter contare su una struttura in più da utiizzare per le varie necessità".  Andrea Oliva

Cronaca

Cercasi scuola disperatamente. L’annuncio è della Provincia perché gli istituti superiori sono "saturi", dice il presidente Riziero Santi. Nei prossimi mesi partiranno i lavori per l’adeguamento delle strutture in vari plessi e in quel momento pensare di trasferire studenti e attività laboratoriali sfruttando i soli spazi degli istituti non sempre sarà fattibile, ammette il presidente. In alcune situazioni si sta studiando la tabella dei lavori per non creare sedi distaccate, ma in altri una parte degli studenti dovrà fare lo zaino per traslocare altrove. È il caso del Leon Battista Alberti. Servono nuovi spazi al più presto. Il problema è tale che la Provincia ha messo un avviso pubblico in scadenza il 20 ottobre per cercare un immobile che possa diventare una vera e propria scuola. Non si tratta semplicemente di spostare le 10-12 classi dell’Alberti per la durata dei lavori. Il programma della Provincia è a lungo termine, tanto che nell’avviso si cerca una struttura capace di accogliere ragazzi e ragazze per almeno quattro anni scolastici a partire dal 2023-2024. 
L’immobile in questione dovrà essere grande. La superficie richiesta varia tra i 3.500 e i 4mila metri quadrati. I locali interni devono essere alti almeno 3 metri mentre nei corridoi non ci si può abbassare al di sotto dei 2,40 metri. Ovviamente tutti i locali dovranno essere accessibili, senza recare problemi ai disabili. Dovrà essere garantito il rispetto di tutte le normative, a partire da quella igienico sanitaria fino a considerare tutti gli ambiti necessari per aprire una scuola. La Provincia si sta muovendo per tempo così da avere dei margini per realizzare eventuali interventi di adeguamento. L’Alberti si trova nella zona Colonnella ed è qui che, preferibilmente, l’ente provinciale vorrebbe trovare il nuovo stabile. Ma la zona potrebbe anche variare.
"Questo è un avviso per cercare prima di tutto un immobile adatto – precisa il presidente Santi –. Oggi gli istituti superiori sono saturi, il che significa che gli spazi nelle strutture sono stati utilizzati. Nel momento in cui si va a intervenire sugli edifici dobbiamo tenere in considerazione nuovi spazi per gestire i cantieri. Nel caso dell’Alberti si rende necessario trovare una nova palazzina per la durata dei lavori, capace di accogliere dalle 10 alle 12 classi inclusi i laboratori per l’attività didattica. Nella scelta dell’immobile oltre alle caratteristiche della palazzina dovremo tenere in conto altri fattori come l’organizzazione del trasporto pubblico ad esempio". 
La nuova struttura da adibire a scuola non sarà solo una pezza temporanea. "L’andamento demografico che si riflette sulle iscrizioni alle superiori ci dice che nei prossimi anni il trend (ad oggi in salita, ndr) verrà confermato. Dunque diviene importante poter contare su una struttura in più da utiizzare per le varie necessità". 
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