REDAZIONE RIMINI

La settimana corta a scuola fa infuriare genitori e sindaci

La proposta di settimana corta per gli studenti dell’istituto comprensivo ’Battelli’ di Novafeltria divide famiglie e agita sindaci per problemi di trasporto scolastico. La preside ha spiegato le motivazioni, ma le perplessità rimangono.

La proposta di settimana corta per gli studenti dell’istituto comprensivo ’Battelli’ di Novafeltria divide famiglie e agita sindaci per problemi di trasporto scolastico. La preside ha spiegato le motivazioni, ma le perplessità rimangono.

La proposta di settimana corta per gli studenti dell’istituto comprensivo ’Battelli’ di Novafeltria divide famiglie e agita sindaci per problemi di trasporto scolastico. La preside ha spiegato le motivazioni, ma le perplessità rimangono.

Settimana corta per gli studenti dell’istituto comprensivo ’Battelli’ di Novafeltria. Ma la proposta divide le famiglie e agita anche i sindaci. L’idea di fare la settimana corta è stata lanciata dalla preside Filomena Di Rella già da tempo. Prima alcuni sondaggi tra genitori,e poi il confronto con gli amministratori dei comuni coinvolti: Novafeltria, Maiolo, San Leo, Talamello. Ma i sindaci avevano risposto in maniera unitaria denunciando l’impossibilità di adeguare il servizio di trasporto scolastico ai nuovi orari di uscita, distanziati di mezz’ora tra elementari e medie. Martedì sera si è discusso della settimana corta nel consiglio d’istituto. Che prevede l’uscita alle 13.30 (e alle 16.30 un giorno a settimana). Diversi genitori hanno manifestato perplessità sulla proposta e sulle modalità di comunicazione. "La delibera (non ancora pubblicata) del 27 giugno, è stata assunta senza prima accertare le condizioni di sostenibilità per il servizio di trasporto". Nella riunione la preside ha spiegato i motivi per cui è stata deliberata la settimana corta solo per alcune classi e non per altre. Cadute nel vuoto le richieste di Elena Vannoni, vicesindaca di Novafeltria, che chiedeva di aspettare un altro anno per la settimana corta, e del sindaco di Maiolo Marcello Fattori (in foto), che la proponeva solo per alcune sezioni. "Sono preoccupato – ammette Fattori – Classi che escono con orari diversi mettono in crisi il trasporto scolastico, si rischia di lasciare a terra bambini e ragazzi. Nel caso di settimana corta, i ragazzi delle superiori dovrebbero aspettare oltre 30 minuti a Novafeltria prima di rientrare, e quelli delle medie resterebbero a piedi perché l’unico bus pubblico passa alle 13.15". Per fare la settimana corta "si deve organizzare il trasporto e con questi tempi risicati è impossibile".

m.c.