La stella di Biagio brilla all’Rds Stadium "Sono un bardo che ha scelto la Romagna"

Antonacci in concerto questa sera a Rimini, dal nuovo singolo ai grandi classici: "Racconto l’amore nelle sue malinconie e attese"

La stella di Biagio brilla all’Rds Stadium  "Sono un bardo che ha scelto la Romagna"

La stella di Biagio brilla all’Rds Stadium "Sono un bardo che ha scelto la Romagna"

di Rosalba Corti

Rimini e tutta la Romagna sono pronti ad accogliere, oggi al RDS Stadium (ore 21,15) il "Palco Centrale Tour" che riporta Biagio Antonacci alla ribalta della riviera, dopo più di 3 anni di silenzio. L’artista lombardo, che è stato adottato da questa terra che tanto ama, si esibirà in un concerto evento che metterà in risalto il talento, la sua poetica, il suo "Pop d’autore" e tutta la sua carica comunicativa. Biagio Antonacci, che ha pubblicato 33 album e che in 35 anni di carriera ha ottenuto tanti successi sempre ai vertici delle classifiche, proprio in questi giorni è uscito con il suo nuovo singolo scritto con Benny Benassi dal titolo Tridimensionale, un brano che si preannuncia come un tormentone dell’estate 2023 e che lo stesso artista ha lanciato sui social con lo slogan "La tridimensionalità fa parte della nostra esistenza".

Antonacci, è al corrente che il popolo Romagnolo aspetta di ’cantarla’ con grande fibrillazione?

"Sapere che qualcuno mi aspetta mi rende felice. L’attesa è il momento più bello, saper aspettare porta in sé un dono. Mi piace sapere che il popolo romagnolo attende questo bardo che ha scelto la Romagna come la terra in cui vivere. Non avendo origini in questa terra, e non essendo nato qui, la Romagna l’ho scoperta, e questo vale di più di quando si nasce in un luogo. Mi sento romagnolo, amo la mentalità di questo popolo che sa accoglierti, ma che sa essere discreto" .

Biagio, lei in questi anni di carriera, ha saputo raccontare l’amore sempre in maniera creativa e mai banale. Come si riesce a mettere in musica un sentimento così complesso e ad essere sempre così autentico?

"Racconto l’amore della mia vita nelle sue struggenti malinconie e nelle sue attese. Lo racconto istintivamente, senza soluzione e risoluzione perché solo così si vince sempre, raccontando un sentimento complesso che va narrato, più che risolto".

Lei presta molta attenzione alle parole, è cosciente del fatto che molte persone, cantando i suoi brani, provano a comunicare qualcosa all’amatoa? A questo proposito, lo sa che Ti penso raramente è usato come messaggio subliminale sui social?

"Le persone hanno scoperto che sono un uomo come loro e hanno capito che ho questo talento di risolvere le questioni amorose con una frase che poi diventa la frase di tutti. Quindi si identificano con una persona normale come me. Il dono del cantautore è anche questo: scrivere cose che fanno parte della vita di tutti".

Quest’anno è andato a Sanremo come guest star, accompagnando Tananai, e poche sere fa ha festeggiato questo giovane al Forum di Assago. Si rivede un po’ in lui?

"Tananai è il ragazzo più talentuoso di tutti, è la persona in cui mi riconosco di più, quando vedo lui, vedo me a quell’età e ho un piacere immenso nell’ascoltarlo e partecipare al suo immenso successo. (Tango di Tananai è stata scritta dal figlio di Antonacci, Paolo ndr)".

Nel 2023 sono stati trent’anni dalla sua ultima partecipazione a Sanremo in gara. Le piacerebbe, condurre il festival?

"Più che condurlo mi piacerebbe condurre la direzione artistica. Ho avuto un grande esempio: Amadeus, guarda caso romagnolo anche lui".

Lei ha dichiarato che "sogna un disco chitarra e voce". Quanto è importante, riuscire a portare sul palco, anche la sua parte più intima?

"Prima e poi lo farò, lo faremo. Ci sto pensando da un po’, lo aspetto da dentro".

Tornando a Rimini, alla Romagna, che aggettivo darebbe a questa terra?

"Viva la Romagna a cui assegnerei l’aggettivo discreta. Viva Rimini, dove da bambino ho passato le vacanze, nelle pensioni ad una stella. Che ricordi indelebili".