RITA CELLI
Cronaca

La storia dei fratelli Cervi, amanti della patria e antifascisti

I fratelli Cervi amavano la propria patria e erano antifascisti. Erano partigiani e vennero fucilati il 28 dicembre 1943. Divennero...

I fratelli Cervi amavano la propria patria e erano antifascisti. Erano partigiani e vennero fucilati il 28 dicembre 1943. Divennero...

I fratelli Cervi amavano la propria patria e erano antifascisti. Erano partigiani e vennero fucilati il 28 dicembre 1943. Divennero...

I fratelli Cervi amavano la propria patria e erano antifascisti. Erano partigiani e vennero fucilati il 28 dicembre 1943. Divennero degli eroi. La famiglia Cervi era una famiglia di contadini, di giorno lavorava nei campi e di sera i figli studiavano per apprendere le moderne tecniche dell’agricoltura ma anche per capire e formare le proprie idee. Questo ha reso le loro menti libere, non hanno mai aderito al regime fascista che opprimeva la libertà. Imparare ci permette di conoscere e di crescere come persone, per questo la scuola è importante. La scuola, infatti, ci permette di comprendere la realtà, di ragionare con la nostra testa e di distinguere ciò che è giusto da quello che è sbagliato. Anche oggi ci sono tante guerre nel mondo, distanti da noi ma non possiamo dimenticare che sono successe anche qui in Italia. Per questo è importante che le storie vengano raccontante, per evitare che certe dittature possano riproporsi. La storia dei fratelli Cervi è da ricordare perché è un esempio di coraggio, empatia e altruismo e soprattutto perché non ci si deve arrendere mai. Loro non sono mai stati processati ma fucilati e non si sono neanche potuti difendere. Ricordiamo le parole di Alcide Cervi: "Dopo un raccolto ne viene un altro", perché la libertà non è un dono, ma una responsabilità, sta a noi scegliere se difenderla o ignorarla.

Classe II B Misano Adriatico