La strage dei ciclisti: 5 morti all’anno

I dati del Riminese dal 2017 a oggi. Sorbi: "Molti incidenti causati da distrazione e velocità eccessiva al volante"

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Una strage continua. E che non fa sconti a nessuno: bambini e anziani, cicloamatori ed ex campioni delle due ruote. Davide Rebellin, che si era ritirato dal mondo delle corse professionistiche all’incredibile età di 51 anni giusto pochi mesi fa, è stato soltanto l’ultima vittima. In Italia viene ucciso un ciclista ogni due giorni. Nella provincia di Rimini, fin qui, il 2022 è stato un anno ’fortunato’, se così si può dire: gli incidenti gravi che hanno coinvolto ciclisti sono stati 17, ma nessuno si è rivelato mortale.

Ma se si guarda alle statistiche degli ultimi 5 anni, dal 2017 fino all’anno scorso, c’è da prendere paura. Nella nostra provincia sono state ben 24 le persone che hanno perso la vita mentre erano in sella a una bici. L’anno nero è stato il 2018 con 20 incidenti gravi e 7 vittime. Non era andata molto meglio nemmeno l’anno prima: 22 gli incidenti gravi e 6 i morti, tra loro anche il campione statunitense di motociclismo Nicky Hayden. Nel 2019 il numero di incidenti gravi con i ciclisti coinvolti è aumentato salendo a 24, con 5 vittime. Dopo il significativo calo di sinistri (10 in tutto) e morti (2) nell’anno in cui è scoppiata l’emergenza Covid, i numeri sono tornati a crescere nel 2021, con 10 gravi incidenti e 4 vittime. "La necessità di risparmiare e anche una maggiore attenzione alla sostenibilità – fa notare Mauro Sorbi, presidente dell’osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale – hanno aumentato, in maniera significativa, il ricorso a bici e monopattini negli ultimi anni, anche nei percorsi casa-lavoro". Gli investimenti sulle piste ciclabili sono fondamentali, "ma – conclude Sorbi – gli automobilisti devono essere più prudenti. Perché molti incidenti sono causati da distrazione e velocità eccessiva".

ma.spa.