Incidente in A4, la strage dei ragazzi disabili

Pulmino si schianta contro un tir. Sei morti e una ferita gravissima

Il pulmino distrutto nell'incidente in A4

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Sei vittime: quattro donne e un uomo con sindrome di Down, oltre all’ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi, 63 anni. Questo il bilancio dell’incidente che ieri attorno alle 15.45 ha coinvolto un furgone della onlus Centro 21 di Riccione nel tratto a tre corsie dell’autostrada A14 all’altezza del casello di San Donà di Piave (in provincia di Venezia), che si è schiantato contro la parte posteriore del tir che lo precedeva, condotto da un 36enne croato. Le vittime, oltre a Pironi, sono Alfredo Barbieri, 52 anni, la sua fidanzata Rossella De Luca, 37, Valentina Ubaldi, 31, Maria Aluigi, 34, e Francesca Conti, 25. La settima passeggera, l’educatrice di 36 anni Romina Bannini, seduta sul sedile posteriore, è sopravvissuta ed ricoverata in condizioni disperate all’ospedale di Treviso.

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Il Fiat Ducato donato dal Lions Club al Centro 21 era partito nel primo pomeriggio da Riccione e si stava dirigendo nel borgo di Lauco, in provincia di Udine, dove nella giornata di oggi la comitiva avrebbe dovuto prendere parte all’iniziativa "Ventuno cuori in osteria" organizzata nella frazione di Vinaio in collaborazione con il centro per l’educazione Zaffiria di Rimini. Ad attenderli, in Friuli, c’era la responsabile del centro, Alessandra Falconi. Ancora da chiarire con precisione la dinamica dello spaventoso incidente avvenuto nella corsia centrale dell’autostrada. In quel momento lungo la A4 erano segnalati rallentamenti, anche attraverso i pannelli a messaggio variabile, a causa del traffico intenso tra Meolo – Roncade e il bivio A4A28 (Nodo di Portogruaro). Il conducente del furgone, l’ex sindaco Pironi, per cause che sono ancora in corso di accertamento (si ipotizza per un malore o un momento di distrazione), non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto con il mezzo che lo precedeva, un tir in movimento lento a causa di una coda formatasi poco più avanti per un mezzo pesante andato parzialmente a fuoco. Un urto devastante, con il Ducato che dopo aver tamponato si è accartocciato sotto il camion.

Sul posto si sono precipitati numerosi mezzi del 118 e dei vigili del fuoco oltre alle pattuglie della polizia stradale. L’autostrada si è trasformata in un inferno di fuoco e lamiere, con i soccorritori impegnati in una disperata corsa contro il tempo. Nonostante gli sforzi dei soccorritori, per sei dei sette passeggeri non c’è stato scampo, mentre l’unica sopravvissuta fino a ieri sera lottava ancora tra la vita e la morte. Romina Bannini, educatrice e socia fondatrice della cooperativa, è una delle coordinatrici dell’area educativa. Alfredo Barbieri, una delle vittime, dallo scorso anno aveva iniziato a lavorare per il centro educativo Zaffiria. Era fidanzato con Rossella De Luca, alla quale solamente l’altro ieri su Facebook aveva dedicato un messaggio. "Finalmente ho trovato una fidanzata speciale con un cuore immenso. Amore mio bellissimo ti amo per sempre. Sei la mia Regina. Sei la mia vita". Maria Aluigi era invece la figlia della presidente e fondatrice del Centro 21, Cristina Codicé. Già in passato i ragazzi e le ragazze dell’associazione erano stati ospiti delle iniziative promosse dal centro Zaffiria nel borgo di Vinaio, come il "Concerto per gocce d’acqua", svoltosi in estate. "Sono sconvolta, li stavo aspettando, dovevamo cucinare insieme la piadina per i nostri ospiti" dice, con un filo di voce, la presidente Falconi. Già ieri sera alcuni dei parenti delle vittime, dopo essersi radunati nella sede della polizia stradale in viale Ceccarini insieme alla sindaca Daniela Angelini e ai membri della Giunta comunale, sono partiti da Riccione alla volta dell’obitorio di San Donà di Piave, dove sono state portate le salme. Altri li raggiungeranno oggi, insieme a decine di volontari e amici del Centro 21, sconvolti dalla tragedia.