La svolta di Rimini: "Diventiamo città libera per le persone Lgbt"

L’opposizione all’attacco: per Lega e Fratelli d’Italia "è stato un atto di arroganza e di propaganda"

Migration

Mezzanotte di fuoco. Giovedì il consiglio comunale ha fatto le ore piccole per approvare l’ordine del giorno, proposto da Marco Tonti (il consigliere di Rimini coraggiosa e presidente di Arcigay) insieme a tutta la maggioranza, che impegna Rimini a essere "città di libertà per le persone Lgbt". Un impegno non solo formale, con l’obiettivo di "favorire le politiche pubbliche volte a tutelare i diritti della comunità Lgbt, da un lato, e a denunciare esplicitamente i meccanismi di discriminazione dall’altro". Una dichiarazione che arriva proprio alla vigilia del Rimini summer pride, la parata dell’orgoglio della comunità Lgbt, che tornerà oggi a sfilare sul lungomare, dopo due anni di pausa forzata a causa della pandemia.

Inevitabili l’altra sera le polemiche in aula e non solo per l’ora tarda in cui è stato discusso e poi approvato l’ordine del giorno. Dalla Lega a Fratelli d’Italia, fino al gruppo della Lisi, i consiglieri dell’opposizione hanno attaccato duramente la maggioranza. Tra i più scatenati Gioenzo Renzi, il capogruppo di Fratelli d’Italia: "E’ l’ennesimo atto di arroganza e propaganda, che nega quella libertà che voi stessi chiedete. E’ una mancanza di rispetto per le persone che non la pensano come voi. Risparmiateci almeno la parola libertà". Tanto più, fa notare (sempre dai banchi di Fratelli d’Italia) Carlo Rufo Spina, che per votare l’ordine del giorno la maggioranza ha forzato la mano, "inserendolo quando il consiglio era ormai finito". Dalla Lega Andrea Pari ricorda a Tonti e a tutta la maggioranza che "Rimini è già una città libera, che accoglie tutti".

Non ci sta la maggioranza, che difende la dichiarazione di Rimini "città di libertà per la comunità Lgbt" e la definisce "un punto di partenza. L’inizio di un lavoro che per essere veramente al servizio dei diritti della comunità ha bisogno di atti, progetti, interventi e non di sole parole". Si tratta, aggiunge Tonti, "di un risultato straordinario. Dalla minoranza sono arrivate solo accuse di basso profilo e strumentalizzazioni. Dispiace che la proposta non sia stata condivisa nemmeno dal gruppo di Gloria Lisi, che da vice sindaca si era invece dimostrata favorevole".

Polemiche a parte, oggi a Palazzo Garampi sventolerà il bandierone arcobaleno mentre sul lungomare sfileranno i carri del Rimini summer pride. La partenza sarà intorno alle 18.30 da piazzale Benedetto Croce, poi si proseguirà sul lungomare fino a piazzale Boscovich. Qui dalle 20.30, sul palco allestito nella spiaggia libera, si alterneranno gli interventi di vari ospiti, deejay e musica. "Sarà un momento di festa ma anche di riflessione", spiega Tonti. Che assicura: "Ci aspettiamo almeno 10mila partecipanti oggi al Rimini summer pride".

Manuel Spadazzi