La terra trema, un risveglio da incubo Persone in strada: "È stato terribile"

La scossa di magnitudo 5.5 è stata avvertita in tutto il territorio. Una ventina gli interventi dei vigili del fuoco, ma non ci sono danni

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di Francesco Zuppiroli

Il letto trema. Il lampadario oscilla pericolosamente e le vibrazioni fanno sembrare che l’appartamento sia salito nella notte sulle montagne russe. Il terremoto. Attimi di terrore, una violenta scossa che fa entrare la paura nelle case di tutto il territorio riminese, buttando giù dal letto i cittadini con la sveglia peggiore possibile. Una manciata di secondi sì, in cui ieri mattina la terra ha tremato, alle 7.07, con un’intensità pari a 5.5 di magnitudo durante uno sciame sismico che ha avuto prima il proprio epicentro sulla costa marchigiana tra Pesaro e Ancona, a una profondità di otto chilometri, e poi, per una seconda scossa meno intensa, alle 7.13, con epicentro proprio al largo di Rimini. Così la città e la provincia si sono alzate di soprassalto, temendo il peggio. Tra chi è stato sorpreso dal sisma mentre si trovava ancora sotto le coperte appunto e chi invece aveva appena cominciato la colazione "la paura è stata tanta", assicurano i residenti del centro, mentre tra le vie dei Cavalieri, Corso Giovanni XXIII e piazza Ferrari in molti sono usciti in strada impauriti dopo il terribile momento vissuto.

Un terremoto che è stato distintamente avvertito su tutto il territorio della provincia, fino alla Repubblica di San Marino, con la centrale operativa dei vigili del fuoco che durante una prima fase di paura mista a confusione è stata sommersa di segnalazioni e richieste da parte della popolazione spaventata. Nel complesso però, fortunatamente nel riminese le conseguenze del terremoto sono state ridotte e dopo l’assestamento, i pompieri hanno effettuato interventi per verifiche statiche, senza rilevare mai gravi criticità per la popolazione. Nel corso della mattinata sono stati una ventina in tutto gli interventi eseguiti dai vigili del fuoco e ad essere maggiormente interessata è stata la zona della Valconca, con un sopralluogo anche lungo le vecchie mura di Montegridolfo, pur sempre senza registrare danneggiamenti.

Oltre ai vigili, immediata è stata la mobilitazione da parte di tutte le amministrazioni locali e del governo del Titano, delle forze di polizia locale congiuntamente ai tecnici e al personale della protezione civile. Capillare infatti è stato il controllo del territorio con sopralluoghi che sono cominciati la mattina presto. Il programma delle verifiche ha previsto nell’immediato passaggi nei plessi scolastici, a cui faranno seguito le ricognizioni programmate da parte delle squadre già predisposte dei tecnici che saranno tutte completate entro oggi, prevedendo sopralluoghi su tutti i 70 edifici scolastici di competenza comunale e, successivamente, ad altre strutture del patrimonio edilizio pubblico e nelle chiese.

Resta dunque alta la guardia della rete di soccorso sul territorio, con la preventiva allerta delle squadre di ’agibilitatori’, per i rilievi dei danni e le verifiche di agibilità post sisma, che sono state attivate sul territorio su richiesta dell’Ufficio Territoriale di Rimini. È stato fatto poi il punto con il servizio geologico della Regione e sono stati avviati controlli sui cantieri in corso per le frane. Preallerta anche per il volontariato regionale di Protezione civile: è in fase di preparazione il modulo di assistenza alla popolazione da 250 posti.