
Sugli impianti eolici "la Toscana agisce secondo la logica del non nel mio giardino". I comitati tornano all’attacco dopo che...
Sugli impianti eolici "la Toscana agisce secondo la logica del non nel mio giardino". I comitati tornano all’attacco dopo che la Regione Toscana – pochi giorni fa – ha bocciato il progetto per un nuovo impianto eolico a Magliano, nella zona di Orbetello. "La giunta ha motivato il diniego evidenziando impatti non sostenibili su paesaggio, beni culturali, biodiversità, clima acustico e tessuto socio-economico". Sono gli stessi argomenti addotti da Emilia Romagna e Marche, che avevano espresso un parere nettamente contrario su Badia del vento, impianto con 7 aerogeneratori alti 180 metri previsto nel comune toscano a Badia Tedalda ai confini con Romagna e Marche. Impianto autorizzato "nonostante l’impatto devastante che avrà su Romagna e Marche. "La decisione su Orbetello – scrivono ’Appennino sostenibile’ e gli altri comitati e associazioni – conferma la volontà della Regione Toscana di proteggere il suo territorio dai maxi impianti eolici. Ma lo stesso rigore svanisce nel caso di Badia del vento, un progetto che solo perché collocato ai confini con Romagna e Marche può essere portato avanti a ogni costo. È la logica del non nel mio giardino, ma nel tuo sì, che umilia ogni principio di equità, tutela ambientale e paesaggistica. È un’ingiustizia istituzionale gravissima". "Il 9 luglio – ricordano i comitati – ci sarà la conferenza dei servizi finale (riunisce tutti gli enti competenti) per l’autorizzazione definitiva di Badia del vento. Il presidente della Toscana Giani e l’assessore Monni dovranno assumersi la responsabilità politica e morale di ciò sta accadendo". I comitati invitano Michele de Pascale, il presidente dell’Emilia Romagna, ad andare avanti col ricorso al Tar – da lui stesso annunciato – per fermare Badia del vento. E chiedono al deputato Andrea Gnassi, alla consigliera Alice Parma e gli altri politici di proseguire la battaglia contro Badia del vento "come da loro promesso pubblicamente".