
La Regione Emilia Romagna e i comuni preparano la battaglia legale contro l’impianto eolico ai confini
Non sono bastati il ’no’ della Regione Emilia Romagna e i pareri negativi delle Soprintendenze e dei comuni confinanti. Parole al vento anche i ripetuti appelli di Wwf, Italia nostra e altre associazioni ambientaliste (a eccezione di Legambiente, schieratasi a favore), così come dei tanti comitati. Niente da fare: ieri la Regione Toscana ha deciso di autorizzare il contestatissimo impianto eolico di Badia del vento. Un impianto che "se realizzato, causerà gravi impatti negativi su territorio, ambiente, fauna e paesaggio", aveve tuonato un mese fa Michele de Pascale, il presidente dell’Emilia Romagna, nella lettera di fuoco inviata al collega toscano Eugenio Giani.
Il progetto Badia del vento (proposto dalla società Fera) prevede 7 aerogeneratori alti 180 metri nel comune toscano di Badia Tedalda, ai confini con la Valmarecchia e le Marche: alcune pale saranno a poche centinaia di metri da Casteldelci. Emilia Romagna e Marche hanno bocciato senz’appello il progetto, per i rischi idrogeologici e di nuove frane, per l’impatto che le maxi pale avranno su ambiente, fauna, paesaggio. Ma la settimana scorsa Giani, incalzato in tv sul tema, aveva detto: "Se il sindaco di Badia Tedalda dice ’sì’, non vedo perché impedire la costruzione di un sistema di pale eoliche. Dico ’sì’ a Badia del vento". Così è stato. Ieri è arrivato l’ok all’impianto da parte della conferenza dei servizi che riuniva tutti gli enti competenti per le autorizzazioni.
Non è l’unico. Al ministero sono già stati depositati progetti per altri impianti eolici ai confini con Romagna e Marche, per un totale (se tutti realizzati) si oltre 70 pale. La Regione Emilia Romagna ha già deciso: farà ricorso al Tar per bloccare Badia del vento. De Pascale ha già dato mandato ai suoi uffici per l’azione legale. "Sarà probabilmente un’azione coordinata, con tutti gli enti – spiega Fabiano Tonielli, sindaco di Casteldelci – Speravo ci fosse ancora un barlume di buon senso, anche se dopo le ultime parole di Giani avevo perso la speranza. Ma noi non ci arrendiamo. Daremo battaglia nei tribunali". E non solo: "La questione di Badia del vento finirà nelle mani del ministero – dice il consigliere regionale di FdI Nicola Marcello – visto che anche le Soprintendenze avevano bocciato l’impianto eolico".