"La piscina è una necessità". Tarcisio Villa è il bagnino della Spiaggia del cuore di Riccione, bagno 110. Quello che dice è frutto di un’esperienza maturata in ben 13 anni di tuffi dei clienti. Mentre a Rimini oggi si discute sulle piscine in spiaggia, a Riccione le prime sperimentazioni del piano dell’arenile risalgono al 2006, quando sindaco era Daniele Imola e il confronto con la Soprintendenza rappresentava uno scoglio difficile da sormontare. Da allora si sono susseguite diverse varianti al piano dell’arenile, ma fin da principio, uno dei punti fermi erano le piscine. "Ricordo la prima richiesta che presentò mio padre - dice Villa - dopo le estati del 1988 e 1989, quelle delle mucillagini. Voleva una piscina, ma a quei tempi nessuno andò in quella direzione perché la mentalità ancora non c’era. Una ventina di anni più tardi ce l’abbiamo fatta. La nostra struttura è attiva fin dal 2011, e devo dire che per noi è un servizio necessario perché è una delle prime cose che chiede il turista. Non è una alternativa al mare, ma un servizio necessario. Ormai il cliente la dà per scontata soprattutto se straniero" come accade in giro per il mondo dove davanti a mari tropicali trasparenti si trovano resort con piscine olimpioniche.
"Quest’anno che il mare ha mostrato qualche problema la piscina è stato un servizio ancor più richiesto rispetto al passato".