La Voce di popolo echeggia con Zamboni

Il polistrumentista e scrittore aprirà col suo spettacolo la rassegna ’Mentre Vivo’ a Poggio Torriana: "Un dialogo accompagnato da musica"

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Oggi apre la rassegna ideata dai Quotidianacom ’Mentre Vivevo’, uno dei padri del punk rock italiani: Massimo Zamboni. Il musicista, chitarrista, cantautore e scrittore emiliano, compositore del gruppo CCCP e dei successivi CSI, salirà sul palco della sala teatro di Poggio Torriana ( in via costa del Macello 10) alle 17,30, per portarci dentro la storia incredibile di un paesino dell’Emilia e dentro un’epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione.

Lo spettacolo ’Voce di Popolo’ è tratto dal sul libro ’La trionferà’ e dall’album ’La mia patria’. Zamboni, come si svolge lo show?

"Sarà un dialogo accompagnato da canzoni che fanno parte della mia storia artistica, ma anche del popolo. Un modo per uscire dalla solitudine in un momento in cui prevale la mancanza di fiducia e di affezione. Un modo, nel mio piccolo, di raccontare le mie emozioni e le mie sensazioni cercando di infondere speranza e coscienza civile. Una dose di commozione, una di sarcasmo, una di pratico ed emiliano senso di disincanto".

Il popolo ha ancora una voce, oggi?

"La voce a cui mi riferisco io è quella della fine dell’ottocento, fino alla fine del novecento. Ai tempi ragionare era più facile, oggi troppo spesso la voce coincide e si confonde con quella del padrone, tanto che molte volte, chi deve far sentire la sua voce accetta il punto di vista del potere".

Anche un modo per fare i conti con la grande utopia del Novecento?

"Al centro di questo racconto corale appassionato, c’è la cittadina di Cavriago, e le vicende incredibili dei suoi abitanti. Un avamposto sovietico nel cuore dell’Emilia, ma non si commetta l’errore di pensare alle pagine di Guareschi. I protagonisti di ’La trionferà’ sono sognatori e idealisti, gente con la testa dura e un fortissimo senso di fratellanza, ma ancora sono più donne e uomini coraggiosi che hanno dedicato la loro vita e il loro tempo con inesausta passione alla causa della emancipazione dell’umanità".

Lei è un talento multiforme.

" Mi è sempre piaciuto essere cittadino del mondo. Suono la chitarra, scrivo libri, compongo colonne sonore e porto in giro spettacoli".

Conosce la rassegna Mentre Vivevo e la Romagna?

"La Romagna la conosco fin dai tempi di paletta e secchiello. Paola Vannoni e Roberto Scappin ( Quotidianacom) sono persone che sanno e hanno sempre saputo valorizzare e mettere in evidenza l’arte in ogni sua forma e ponendo l’accento anche a piccole realtà artistiche. La loro è una rassegna pensata, che sposa appieno la mia idea di cultura".

Rosalba Corti