La ’zona rossa’ porterà 35 euro per ogni riminese

Stanziati dal governo 12 milioni, cinque destinati al capoluogo . Saranno ripartiti fra tutti i comuni della provincia in base ai residenti

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La provincia di Rimini è stata ’zona rossa’ per almeno 39 giorni, e ha diritto al risarcimento al pari degli altri territori più colpiti dal Covid. Manca soltanto l’ultima ratifica del governo, ma ormai è solo questione di giorni. I fondi (come avevamo anticipato su queste colonne) arriveranno, grazie al pressing delle istituzioni riminesi, a partire da Palazzo Garampi, e anche dei parlamentari Barboni (Forza Italia) e Croatti (M5s). Stiamo parlando di quasi 12 milioni di euro che saranno stanziati direttamente dal ministero dell’Interno per tutti e 25 i comuni del Riminese. Nella conferenza Stato-città riunitasi in seduta straordinaria il 15 ottobre, è già stata decisa anche la ripartizione dei fondi. La somma destinata alla nostra provincia è di poco inferiore a 12 milioni, 35 euro per ogni residente. I soldi verranno suddivisi tra i Comuni proprio in base alla popolazione.

Nel dettaglio, al capoluogo andranno 5 milioni e 270mila euro. Riccione riceverà invece un milione e 231mila euro, Santarcangelo 780mila euro e spiccioli, Bellaria quasi 685mila, Cattolica 600mila. A seguire tutti gli altri comuni del Riminese: 13mila a Casteldelci, 371mila a Coriano, 40mila a Gemmano, 28mila a Maiolo, 469mila a Misano, quasi 48mila a Mondaino, 78mila a Montefiore, 35mila a Montegridolfo, 239mila a Montescudo-Montecolombo, 249mila per Novafeltria e Morciano (i residenti sono più o meno gli stessi), 97mila a Pennabilli, 183mila a Poggio Torriana, 107mila a Saludecio, 196mila a San Clemente, 330mila a San Giovanni, 101mila a San Leo, 73mila a Sant’Agata, 38mila a Talamello e 351mila a Verucchio.

In attesa dei fondi, il comune di Rimini ha varato un nuovo ’pacchetto’ di misure a sostegno delle famiglie da 500mila euro. Misure che "vanno ad aggiungersi a quanto già fatto – sottolinea il vice sindaco Gloria Lisi – per fornire risposte immediate alle esigenze quotidiane delle famiglie colpite dall’emergenza economica causate dalla pandemia, in particolare quelle con figli minori". Soldi che saranno usati anche l’acquisto di pc per gli studenti, contributi per l’affitto, sostegno al reddito e per un albergo che ospiterà i clochard. "Per fare in modo che ogni euro vada nelle tasche di chi ha davvero più bisogno – conclude la Lisi – abbiamo affidato il coordinamento al nostro sportello sociale che, attraverso gli assistenti sociali, rappresenta la migliore garanzia di equità".

Manuel Spadazzi