La decisione della stilista Alberta Ferretti di lasciare – dopo oltre 40 anni – la direzione creativa del gruppo Aeffe da lei fondato (anche se rimarrà nel cda, nel ruolo di vicepresidente), ha avuto l’effetto di un terremoto nel mondo della moda. E il pensiero dei dipendenti e dei sindacati in queste ore va inevitabilmente al futuro dell’azienda, che dà lavoro a centinaia di famiglie tra Cattolica e San Giovanni. Sono circa 1.500 i lavoratori del gruppo Aeffe, gran parte di lavoro occupati negli stabilimenti di produzione nel nostro territorio. I sindacati assicurano di essere impegnati da tempo nel monitorare la situazione di crisi del settore tessile nella provincia di Rimini. "Insieme alla Cisl e alla Uil siamo in costante contatto con tutte le più grandi aziende del settore tessile nel Riminese – spiega Riccardo Giunchi, segretario provinciale dei lavoratori tessili e chimici della Cgil – Sappiamo che il settore della moda sta vivendo un forte periodo di difficoltà. Anche la scelta di una stilista come Alberta Ferretti è comprensibile. Al momento non ci sono elementi che possano causare allarmismi. Anzi: ci auguriamo che le scelte personali, legittime, della Ferretti, impattino il meno possibile". Per il mercato della moda questo non è, in generale, un momento facile.
"I conflitti internazionali, in particolare quello del Medio Oriente, non aiutano i mercati, in particolare le vendite attraverso il corridoio asiatico. Questo inevitabilmente ha delle conseguenze molto negative su tutta la produzione italiana. Ma pare che il governo non abbia ancora compreso l’entità dei problemi, mentre noi sindacati siamo in continuo collegamento con imprenditori e aziende per valutare tutte le possibili misure per superare questo momento di difficoltà generale".
In queste ore vari rappresentanti delle istituzioni e imprenditori, hanno lanciato appelli alla stilista, affinché resti protagonista sulla scena della moda nazionale ed internazionale. "Tutto quello che ha fatto Alberta Ferretti è davvero incredibile – osserva Giovanni Ruggeri, commercialista e segretario della Confartigianato di Cattolica – L’augurio è che il suo genio e la sua creatività restino ai vertici dell’azienda anche nel prossimo futuro, per il bene dell’economia locale e dei lavoratori stessi. Ma il periodo che stiamo vivendo è indubbiamente un periodo di crisi e cambiamento che ci deve far riflettere".
Luca Pizzagalli