
Temperature insostenibili d’estate e gelo d’inverno all’Aeroporto “Federico Fellini” di Rimini
Rimini, 1 luglio 2025 – Temperature insostenibili d’estate e gelo d’inverno: è questo il dramma che da tre anni colpisce gli agenti della Polizia di Stato in servizio all’interno dell’Aeroporto “Federico Fellini” di Rimini. A denunciarlo è il Silp Cgil, che torna a lanciare un allarme chiaro: senza un microclima idoneo si mette a rischio la salute di chi lavora e la qualità dell’accoglienza per i passeggeri. Secondo il sindacato, l’impianto di riscaldamento e condizionamento dell’Ufficio del II° Settore della Polizia di Stato non funziona come dovrebbe.
Nei mesi più caldi si sfiorano e spesso si superano i 30 gradi, mentre d’inverno la temperatura interna scende anche sotto gli 11 gradi. Un disagio che si trasforma in sofferenza durante i fine settimana, quando – denuncia il SILP – il gestore Airiminum spegne persino i sistemi ancora attivi, lasciando agenti e passeggeri in balia di caldo o freddo estremi. Nonostante le segnalazioni ripetute, le promesse di sostituire i termoconvettori guasti non sono mai diventate realtà.
Il sindacato sottolinea che Airiminum, in base alla convenzione con Enac, è obbligata a garantire servizi adeguati a tutti gli Enti di Stato che operano nello scalo. Eppure, denuncia il SILP Cgil, a fronte di un traffico passeggeri in aumento, non si è ancora vista alcuna misura straordinaria per tutelare lavoratori e utenti. Per il sindacato è inaccettabile che la società di gestione metta il profitto davanti alla salute e alla sicurezza di chi vigila sulla sicurezza dell’aeroporto. Per questo, la sigla promette di intraprendere ogni iniziativa necessaria per ottenere risposte concrete: non si può continuare a sudare in estate e battere i denti in inverno. Serve subito un impianto efficiente per garantire dignità e condizioni di lavoro adeguate a chi ogni giorno sorveglia uno dei principali ingressi del territorio riminese.