Tonino Guerra li definiva "grattacieli orizzontali". E ora la moglie del poeta e sceneggiatore, Lora, lancia un appello: fermate il nuovo allevamenti di polli della Fileni, perché mette a rischio il valore paesaggistico e culturale dell’area tra Maiolo e San Leo. Scrive al sindaco di Maiolo e agli altri della Valmarecchia, Lora, per rinnovare il grido senza tempo di Tonino Guerra per difendere la bellezza della Valmarecchia. Ricorda che alcuni sindaci vennero a trovarlo nell’ultimo giorno di vita, quando il maestro disse loro: "Se state uniti sarà più facile difendere la bellezza di cui la vallata è piena". "Invece ora – dice Lora – sta accadendo il contrario. Il fiume sta mutando il suo letto grazie ai giganteschi lavori per sotterrare i tubi del gas. È caduta parte della rupe su cui sorge San Leo". E i capannoni dei polli stanno crescendo. "Stando al progetto approvato dal Comune e tenuto finora nascosto diventeranno più numerosi, 19, a più piani, deturpando completamente l’area". "Tonino – continua – suggeriva, per quei ‘grattacieli distesi’, almeno lo sforzo di mimetizzarli, dipingendoli con il verde, e piantando file di alberi davanti. Non ci si nasconda dietro l’offerta occupazionale: non è richiesto personale umano in gran numero". Lora chiude con un appello: "Invito il Comune di Maiolo a rivedere il progetto e tutte gli altri enti, compresi Unione dei Comuni, Provincia, Regione a sollecitare in tal senso”. Chiamato in causa, il sindaco di Maiolo risponde per le rime. "Di quei sindaci riuniti intorno a Toninoa sono l’ultimo rimasto in vita, amministrativamente parlando – premette Marcello Fattori - E quello che il Comune ha fatto va nella nella direzione indicata da Tonino". Nel merito: "I vecchi capannoni erano ecomostri costruiti 60 anni fa in forma legittima". Ora "con l’investimento da 15 milioni di euro di Fileni, un’area dismessa da anni riprenderà vita e darà lavoro a 20 persone. I vecchi capannoni verranno demoliti. Da 3 piani si passerà a capannoni di un solo piano e 2,5 metri di altezza, schermati". Il progetto "non è stato fatto nel silenzio, senza autorizzazioni: carta canta. L’autorizzazione arriva dalla Regione, e i sindaci vicini erano al corrente di tutto, da quello di Novafeltria Zanchini al collega di San Leo, Bindi. E la Soprintendenza da me sollecitata ha dato prescrizioni sull’impatto visivo, accolte. La zona sarà verde e schermata".  m.c.

Cronaca

Tonino Guerra li definiva "grattacieli orizzontali". E ora la moglie del poeta e sceneggiatore, Lora, lancia un appello: fermate il nuovo allevamenti di polli della Fileni, perché mette a rischio il valore paesaggistico e culturale dell’area tra Maiolo e San Leo. Scrive al sindaco di Maiolo e agli altri della Valmarecchia, Lora, per rinnovare il grido senza tempo di Tonino Guerra per difendere la bellezza della Valmarecchia. Ricorda che alcuni sindaci vennero a trovarlo nell’ultimo giorno di vita, quando il maestro disse loro: "Se state uniti sarà più facile difendere la bellezza di cui la vallata è piena". "Invece ora – dice Lora – sta accadendo il contrario. Il fiume sta mutando il suo letto grazie ai giganteschi lavori per sotterrare i tubi del gas. È caduta parte della rupe su cui sorge San Leo". E i capannoni dei polli stanno crescendo. "Stando al progetto approvato dal Comune e tenuto finora nascosto diventeranno più numerosi, 19, a più piani, deturpando completamente l’area". "Tonino – continua – suggeriva, per quei ‘grattacieli distesi’, almeno lo sforzo di mimetizzarli, dipingendoli con il verde, e piantando file di alberi davanti. Non ci si nasconda dietro l’offerta occupazionale: non è richiesto personale umano in gran numero". Lora chiude con un appello: "Invito il Comune di Maiolo a rivedere il progetto e tutte gli altri enti, compresi Unione dei Comuni, Provincia, Regione a sollecitare in tal senso”.
Chiamato in causa, il sindaco di Maiolo risponde per le rime. "Di quei sindaci riuniti intorno a Toninoa sono l’ultimo rimasto in vita, amministrativamente parlando – premette Marcello Fattori - E quello che il Comune ha fatto va nella nella direzione indicata da Tonino". Nel merito: "I vecchi capannoni erano ecomostri costruiti 60 anni fa in forma legittima". Ora "con l’investimento da 15 milioni di euro di Fileni, un’area dismessa da anni riprenderà vita e darà lavoro a 20 persone. I vecchi capannoni verranno demoliti. Da 3 piani si passerà a capannoni di un solo piano e 2,5 metri di altezza, schermati". Il progetto "non è stato fatto nel silenzio, senza autorizzazioni: carta canta. L’autorizzazione arriva dalla Regione, e i sindaci vicini erano al corrente di tutto, da quello di Novafeltria Zanchini al collega di San Leo, Bindi. E la Soprintendenza da me sollecitata ha dato prescrizioni sull’impatto visivo, accolte. La zona sarà verde e schermata". 
m.c.

"L’allevamento di polli  deturpa la Valmarecchia"    

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