Lambiasi saluta con una messa Sadegholvaad: "Rimini ti è grata"

Oggi in Duomo il congedo del vescovo che lascia dopo 15 anni. Il sindaco: "Saremo in tanti a festeggiarlo"

Lambiasi saluta con una messa  Sadegholvaad: "Rimini ti è grata"

Lambiasi saluta con una messa Sadegholvaad: "Rimini ti è grata"

di Giuseppe Catapano

È una messa di ringraziamento. Grazie alla diocesi di Rimini, ma in senso più ampio a tutta la comunità riminese. Per monsignor Francesco Lambiasi è arrivato il momento forse più difficile. Quello dei saluti. La messa di oggi in basilica cattedrale (16.30) sarà l’occasione per fare un bilancio dei suoi 15 anni di guida pastorale della diocesi (Lambiasi si era insediato il 15 settembre 2007), così come consentirà al vescovo uscente di ribadire il suo "grazie" alla città – che gli ha conferito la cittadinanza onoraria – e di dare ancora una volta il benvenuto al suo successore, Nicolò Anselmi.

Lambiasi saluta per raggiunti limiti d’età (ha compiuto 75 anni lo scorso settembre). Ha invitato alla messa di oggi "quanti possono". Ma perché una messa per salutare ufficialmente la diocesi? "È stato uno dei primi pensieri già espressi all’atto di comunicare la nomina del vescovo Nicolò – ha dichiarato al settimanale Il Ponte – perché risponde al bisogno e al desiderio di un momento di lode al Signore, più intenso e ampio possibile, per questi 15 anni di ministero episcopale a Rimini. L’evento più alto che possiamo celebrare, in occasione di questo avvicendamento, è l’Eucarestia". Chi ci sarà sicuramente oggi è il sindaco Jamil Sadegholvaad. Che ancora una volta stringerà la mano a don Lambiasi. Per dire grazie, lui stesso. "Gratitudine – le parole del sindaco – è il sentimento di una comunità che ha avuto nel vescovo Francesco un punto di riferimento solido anche nel momento più duro della storia recente, tra la paura e l’incertezza della pandemia. Porto con me una delle ultime esperienze vissute insieme: una serata, alla vigilia di Capodanno, trascorsa insieme ad alcuni senzatetto. Un gesto semplice e quotidiano per chi come il vescovo Francesco ha fatto della vicinanza agli ultimi e agli umili il segno distintivo del suo impegno episcopale. Per questo e molto altro – conclude Sadegholvaad – saremo in tanti a dirgli grazie".

Al suo posto, domenica 22 gennaio, si insedierà monsignor Nicolò Anselmi: sarà lui il 111esimo pastore della diocesi di Rimini. E Lambiasi cosa farà? "Ho accolto l’ospitalità che mi è stata offerta dalla comunità di Montetauro, dove avrò più tempo per dedicarmi alla preghiera. Sarò a disposizione – ha annunciato un’intervista rilasciata al Carlino prima di Natale – per necessità e servizi appropriati ad un vescovo emerito, come ho la fortuna di essere". Nel cuore e nella mente restano i "tanti eventi" vissuti in quindici anni, "alcuni più eclatanti e altri più nascosti". Quindici anni in cui la città ha trasmesso "affetto, stima e vicinanza", che Lambiasi ha cercato di "ricambiare con servizio, generosità e fedeltà". Missione compiuta. È arrivato il momento dei saluti. E dei grazie, reciproci.