
Da sinistra: Giorgetti, Borgonzoni, Canneto, Gagliardo mostrano il video di Baricco
Un patrimonio straordinario da oggi aperto a tutti. Nasce l’Archivio del cinema indipendente italiano, digitalizzato e accessibile online. Oltre 5mila titoli tra pellicole, cataloghi, testi, corrispondenze, fotografie, pubblicazioni del Bellaria film festival, sotto la supervisione di Alessandro Gagliardo. Una vasta collezione di materiale inedito, tra cui la registrazione del famoso monologo che Alessandro Baricco tenne nel 2001. Tra le ’chicche’ già disponibili anche i primi lavori di Luca Guadagnino e di Michelangelo Frammartino, i primi cortometraggi di Giorgio Diritti, Costanza Quatriglio, Francesco Costabile, Giacomo Abruzzese, e ancora Simone Massi, Susanna Nicchiarelli, presente con i film La Madonna nel frigorifero (del 2002) o Giovanna Z., una storia d’amore (2005), o l’esordio alla regia nel cortometraggio di Paolo Cognetti.
Fondata nel 1990, ma concepito già a fine anni ’80, quando il Bellaria film festival (che si chiamò fino al 2005 Anteprima del cinema indipendente italiano) era diretto da un trio d’eccezione formato da Morando Morandini, Enrico Ghezzi e Gianni Volpi, la rassegna ha fatto la storia del cinema italiano. E con l’Archivio ora si apre a un pubblico più ampio, grazie alle moderne tecnologie digitali. Promosso dal Comune di Bellaria e Approdi srl con il sostegno del ministero della Cultura, il progetto è stato presentato al ministero dal sottosegretario Lucia Borgonzoni, dal sindaco e presidente dell’Archivio per il cinema indipendente Italiano Filippo Giorgetti e da Sergio Canneto, amministratore Approdi, ente gestore dell’Archivio. Che raccoglie tutti i film selezionati e non selezionati nelle passate edizioni del Bellaria film festival. Tra gli autori presenti in archivio, oltre ai già citati, anche Daniele Gaglianone, Alina Marazzi, Agostino Ferrente, Corso Salani, Antonio Rezza, Flavia Mastrella (solo per citarne alcuni.
"Grazie a questo progetto di digitalizzazione sostenuto dal ministero, finalmente, viene assicurato un futuro al patrimonio raccolto negli anni dal Bellaria film festival – commenta il sottosegretario alla Cultura Borgonzoni – Una ricchezza unica, che da oggi è a disposizione di tutti". "Il percorso di archiviazione digitale che presentiamo – dice Filippo Giorgetti – conserverà e consegnerà a tutti gli amanti del cinema del futuro lo straordinario patrimonio del festival. Alziamo ulteriormente l’asticella di una che già è un’eccellenza, fiore all’occhiello dell’offerta culturale di Bellaria: una manifestazione tra le più longeve nel suo genere, punto di riferimento assoluto per le produzioni indipendenti".
Mario Gradara