MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Largo ai dehor: boom di domande. Chiesti i permessi per 350 locali

Per il quinto anno bar e ristoranti potranno avere più spazi esterni col progetto Rimini open space. Confermate norme e deroghe, non sarà necessario ottenere l’autorizzazione della Soprintendenza.

I dehor di alcuni locali di piazza Cavour: quest’anno le domande pervenute in Comune per ampliare gli spazi esterni sono già 350 (. foto Petrangeli

I dehor di alcuni locali di piazza Cavour: quest’anno le domande pervenute in Comune per ampliare gli spazi esterni sono già 350 (. foto Petrangeli

Nuovi bar e ristoranti che spuntano come funghi. E adesso che si avvicina la bella stagione, sono sempre di più i titolari di locali che chiedono di ’allargarsi’ e sfruttare gli spazi esterni. A oggi "le richieste arrivate per avere i dehor sono già 350", segnalano da Palazzo Garampi. Il Comune ha riproposto anche quest’anno il progetto Rimini open space, lanciato nel 2020 dopo il primo lockdown per la pandemia, che dà la possibilità ai pubblici esercizi di utilizzare maggiori spazi esterni, su suolo pubblico (senza intralciare la viabilità) per mettere tavoli, tende, fioriere e altri arredi. Un anno fa di questi tempi le richieste pervenute agli uffici comunali erano state poco più di 300. Quest’anno c’è stato un leggero aumento di domande.

Anche per il 2025 sono state riconfermate le deroghe ai vincoli paesaggistici, in modo da evitare le procedure per ottenere le autorizzazioni paesaggistiche e monumentale dalla Soprintendenza. Una decisione del governo presa per snellire l’iter burocratico. Non cambiano le regole a Rimini. Il progetto Rimini open space prevede la possibilità di avere all’esterno, su suolo pubblico, un’area fino al 50 per cento in più rispetto alla somma della superficie interna del locale e di quella esterna già autorizzata (o autorizzabile nell’anno nel caso di nuove concessioni), "purché vengano rispettate le norme del codice della strada e le condizioni oggettive dei luoghi in cui si trovano i locali". Per ragioni di sicurezza, "l’occupazione del suolo pubblico sulle strade potrà avvenire solo negli spazi autorizzati dal Comune" tramite specifiche delibere. In questi casi, vanno utilizzare fioriere (conformi ai modelli approvati) che garantiscono "la chiara separazione" tra la strada e le zone dei dehor. In tutti gli altri casi "basta un’autodichiarazione" in cui i titolari dei locali garantiscono che i dehor non intralciano le fermate dei bus, i passi carrabili, gli attraversamenti pedonali, né ovviamente l’accesso a case e negozi.

Non cambiano le regole di Rimini open space, né la filosofia del progetto. "Dal periodo del Covid in poi – sottolinea l’assessore alle attività economiche Juri Magrini – come amministrazione abbiamo scelto di sostenere la possibilità, per i pubblici esercizi, di avere più spazi all’aperto, consapevoli che hanno grande valore economico e sociale, che si riversa sul turismo e sulla vita quotidiana della città. Tutto questo, nel rispetto delle regole e delle linee guida individuate, assicurando la sicurezza, l’ordine, il rispetto dei residenti e del codice della strada".

Manuel Spadazzi