L’arte vince l’handicap, è la strada per la felicità

Nella chiesa di Santa Maria la mostra "Divine creature" con protagonisti i disabili

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Nella chiesa di Santa Maria in Corte a Rimini, è in esposizione la mostra itinerante di quadri viventi "Divine Creauture", promossa da Acli arte e spettacolo con la collaborazione della parrocchia di Sant’Agostino e il patrocinio del Comune di Rimini. L’ideatore della mostra è Adamo Antonacci che ebbe l’idea della mostra fotografica quando lavorava in un centro per ragazzi portatori di handicap. Come spiega nel catalogo della mostra Divine creature, l’obiettivo è sempre stato "far coincidere la figura del Cristo così come rappresentata nella storia dell’arte con la disabilità". Il progetto inizia a prendere forma in uno studio fotografico fiorentino con la collaborazione del fotografo Lorenzo Baldini dove, avvalendosi di modelli portatori di handicap insieme ad alcuni famigliari, rivisita dieci lavori fotografici che ricreano dipinti di arte sacra con soggetti disabili. I dipinti riprodotti sono: "Annunciata di Palermo" di Antonello da Messina (1476),"Lamento sul cristo morto" di Andrea Mantegna (1475-80), "Angiolino musicante" del Rosso Fiorentino (1521), "Cristo e il Cireneo" di Tiziano (1560 circa), "Cena di Emmaus" del Caravaggio (1606), "Ecce Homo" di Ludovico Cardi detto il Cigoli (1607), "Annunciazione" del Caravaggio (1609), "Adorazione del bambino" di Gherardo delle Notti (1620), "Trasporto di Cristo al sepolcro" di Antonio Ciseri (1870) e "Il bacio di Giuda" di Giuseppe Montanari (1918). "Leggendo i vangeli si nota il rapporto che lega la figura del cristo con la disabilità, partendo da un discorso estetico abbiamo cercato di abbracciare più secoli possibili partendo dall’arte del 400 a.c fino ad arrivare a quella del 900 a.c". All’evento hanno dato la loro collaborazione le associazioni "Special Olympics", "Coop Sociale Matrix Onlus", "Noi da Grandi" e "Progetto Superability". La mostra è aperta tutti i pomeriggi fino al 6 gennaio.

Marzia Versiglia