L’avanzata dei lupi in città "Avvistati vicino al fiume"

Residenti e cacciatori li hanno visti più volte vicino allo stadio del baseball e al depuratore Marecchiese. L’esperto: "Ecco come tenerli alla larga"

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Le prede si spostano, e loro pure. Avvistare i lupi, anche in zone non lontano dal mare, sta diventando sempre meno raro nel Riminese. E nelle ultime settimane ci sono stati diversi ’incontri ravvicinati’ con i lupi a due passi dal depuratore sulla Marecchiese e dallo stadio del baseball di Rimini. A notarli sono stati i residenti della zona e alcuni cacciatori, tra agosto e settembre. In accune occasioni sono stati visti anche due o tre lupi insieme. "Non si tratta di solitari – racconta uno dei cacciatori che ha visto gli animali – ma più probababilmente di un gruppo di lupi che ha fatto ’territorio’ in quella zona del Marecchia, dove è presente un folto branco di cinghiali". Insomma: non si tratterebbe di lupi di passaggio, come quelli già visti nelle campagne a Bellaria e Santarcangelo, ma di un gruppo stanziale.

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Di segnalazioni simili Giampiero Semeraro, guardia venatoria e tra i massimi esperti di lupi in Romagna, ne riceve sempre più spesso, "ma poi è sempre bene verificare sul posto e fare indagini accurate, prima di lanciare allarmi". E in ogni caso "è bene – continua Semeraro – osservare alcune regole per tenere i lupi alla larga. Conferire correttamente i rifiuti, non lasciare fuori il cibo destinato a cani, gatti e altri animali domestici". La presenza del lupo è radicata, ma gli avvistamenti anche nei comuni di pianura sono aumentati negli ultimi anni. "Ma la popolazione dei lupi nella nostra provincia – spiega l’esperto – non è aumentata. Nel Riminese abbiamo tra i 40 e i 50 esemplari e sono distribuiti soprattutto tra la Valmarecchia e la Valconca. Stiamo ultimando il monitoraggio annuale, e pare che quest’anno ci siano meno cuccioli". La grande siccità si è fatta sentire, "riducendo la popolazione di cinghiali, caprioli e delle altre prede. E questo ha pesato anche sui lupi".

Gli attacchi agli allevamenti restano frequenti. Per questo Semeraro invita agricoltori e pastori "a segnalare puntualmente al servizio faunistico della Regione i danni subiti. Sono stati previsti anche quest’anno i ristori, c’è il bando è in corso. Fondamentale poi prevenire dotandosi di recinzioni e degli altri accorgimenti necessari".

Manuel Spadazzi