
Estate rovente per i lavoratori di Eurospin Tirrenica spa nelle sedi di Morciano e Rimini, pronti allo sciopero se il...
Estate rovente per i lavoratori di Eurospin Tirrenica spa nelle sedi di Morciano e Rimini, pronti allo sciopero se il confronto con l’azienda non porterà a cambiamenti nelle condizioni di lavoro. A proclamare lo stato di agitazione sono i sindacati, Filcams Cgil Rimini, Fisascat Cisl Romagna e Uiltucs Uil Emilia-Romagna, unitamente alle Rappresentanze sindacali aziendali. La situazione sta degenerando dopo che l‘azienda non è intervenuta su una serie di problematiche segnalate dai sindacati in due distinti momenti, il 27 febbraio e il 17 marzo scorso. Tra le criticità più gravi lamentate dai sindacati vi sono: "I comportamenti da parte della nuova ispettrice di zona; le pressioni indebite sulla disponibilità a lavorare nei giorni festivi; i trasferimenti forzati; i controlli eccessivamente invasivi, incluse telefonate ai lavoratori durante le pause bagno; le mansioni improprie assegnate a personale non formato o non idoneo; la gestione scorretta dei turni notturni". Per i lavoratori, ai problemi con l’azienda si aggiungono quelli con i clienti con "le aggressioni verbali subite dai lavoratori (spesso donne) causati anche dal sottodimensionamento del personale". Inoltre "le lavoratrici, molte delle quali madri, denunciano un clima lavorativo ostile e stressante, aggravato da richieste di part time ignorate, mancanza di formazione e una gestione del lavoro orientata unicamente alla massima produttività, a scapito di salute e sicurezza". I dipendenti non sono più disposti a lavorare in queste condizioni. "In assenza di una risposta concreta da parte dell’azienda, i sindacati si riservano di attivare tutte le forme di mobilitazione necessarie, incluso lo sciopero".