
Sette le attività finite nel mirino della guardia di finanza: per loro multe da 30 a 70mila euro
Rimini, 24 maggio 2025 – La stagione turistica non è ancora cominciata, ma per alcuni imprenditori riminesi l’estate è partita con il piede sbagliato e una multa parecchio salata. Sette attività sulla spiaggia – tra stabilimenti balneari, bar e ristoranti – sono andate incontro ad un provvedimento di sospensione della licenza per gravi irregolarità legate al lavoro ’nero’, emerse nel corso di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza della stazione navale di Rimini, lungo il litorale della nostra provincia e della provincia di Forlì-Cesena.
I controlli, intensificati con l’approssimarsi dell’alta stagione ormai in dirittura di arrivo, hanno interessato stabilimenti balneari, bar e ristoranti che si trovano in zona demaniale, realtà che già in questa fase dell’anno iniziano a organizzarsi per l’apertura estiva. In tredici casi i finanzieri hanno individuato lavoratori impiegati senza alcun tipo di contratto, privi di tutela previdenziale e assicurativa, in violazione della normativa sul lavoro e in palese contrasto con le regole a tutela della sicurezza e della dignità del personale.
Le situazioni più critiche sono state riscontrate in sette esercizi commerciali, tutti situati sulla spiaggia: cinque nella provincia di Rimini e due in quella di Forlì-Cesena. Si tratta in tutti i casi di imprese operanti in zone molto frequentate dai turisti, che proprio in questi giorni stanno ultimando i preparativi per l’avvio ufficiale delle attività. Ma per queste strutture, la stagione rischia di partire con il piede sbagliato.
La normativa vigente prevede che, qualora la percentuale di manodopera irregolare superi determinate soglie rispetto al totale dei dipendenti presenti sul posto di lavoro al momento dell’ispezione, sia possibile disporre la sospensione immediata dell’attività imprenditoriale. I finanzieri hanno pertanto trasmesso le risultanze all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente, che ha formalizzato i provvedimenti. La sospensione non ha però carattere permanente: per poter riaprire, i titolari delle attività dovranno provvedere al pagamento delle sanzioni amministrative e alla regolarizzazione delle posizioni contrattuali. Alcuni degli imprenditori coinvolti nell’indagine hanno già regolarizzato la sua posizione e possono ora riaprire i battenti.
Le multe, a seconda della gravità delle irregolarità rilevate, oscillano tra 38.750 euro e 74.150 euro. L’operazione condotta dai militari delle Fiamme Gialle si inserisce in una più ampia campagna di controllo messo in campo dalla Guardia di Finanza lungo l’intero arco costiero romagnolo. L’obiettivo è duplice: da un lato garantire il rispetto delle regole, dall’altro difendere la leale concorrenza tra imprese e tutelare i lavoratori, spesso giovani o stagionali, impiegati nel comparto turistico.
I controlli messi in campo dalla sezione navale della Guardia di Finanza di Rimini proseguiranno anche nelle prossime settimane. Tra il 2023 e la prima parte del 2024, sono stati i 228 lavoratori in ’nero’ o irregolari finiti sotto la lente di ingrandimento dei militari delle Fiamme Gialle riminesi. Numeri che certificano come il fenomeno del lavoro sommerso sia ancora particolarmente diffuso in tutta la provincia, specialmente in quelle che sono tradizionalmente considerate attività stagionali.