"Lavorerò per portare più poliziotti a Rimini"

Il nuovo questore Lavezzaro: "Questa è una realtà complessa, servono rinforzi e strategie mirate". Presto il piano contro le baby gang

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Sarà la prima donna a guidare gli uffici di piazzale Bornaccini. Prenderà servizio il 20 aprile Rosanna Lavezzaro, nominata nuovo questore di Rimini. La Lavezzaro, sposata e con due figli di 26 e 24 anni, già questore a Vercelli e Novara, prenderà il posto di Francesco De Cicco, che andrà a dirigere la Polizia di Stato di Chieti. La 57enne ha lavorato anche a Genova, in occasione del G8, e a Torino, dove si è occupata di ordine pubblico.

Questore Lavezzaro, quella di Rimini è da sempre una provincia con problematiche molto specifiche dal punto di vista della sicurezza: ha già avuto modo di studiarle?

"In questi giorni mi sono confrontata a lungo con il mio collega De Cicco, con il vicario e il capo di gabinetto. Sicuramente avrò modo di parlare molto presto anche con i responsabili degli uffici, della Digos, delle Volanti e della Squadra mobile, per avere una fotografia più dettagliata della situazione. Tutti fino a questo momento mi hanno raccontato di un territorio con due facce: da un lato c’è la Rimini invernale, con le sue criticità, dall’altro la Rimini estiva, caratterizzata da enormi flussi turistici che richiedono approcci e strategie mirate".

Quali saranno le sue priorità, una volta i sarà insediata?

"Sono una persona che tende ad agire solo con cognizione di causa. Questo significa che, prima di mettere in campo determinate azioni e soluzioni, dedicherò il giusto tempo alla fase di ascolto. Ascolto delle istituzioni, delle parti sociali e delle categorie che operano in città. L’ascolto sarà il filo conduttore delle prime settimane che passerò in questura".

Nella scorsa estate, la provincia di Rimini si è trovata ad affrontare il fenomeno delle baby gang. Un fenomeno che rischia di ripresentarsi anche la prossima estate.

"Negli ultimi anni ho già avuto modo di occuparmi, da questore, di quelle che vengono impropriamente definite baby gang, e più in generale di ordine pubblico e microcriminalità: fenomeno complessi che richiedono la massima attenzione. A Rimini porterò l’esperienza accumulata nel tempo, cercando di calibrare gli interventi in base ad un contesto diverso. Altro tema importante sul quale mi soffermerò è quello legato all’arrivo dei rifugiati ucraini in fuga dalla guerra".

In che modo?

"A Novara ci siamo trovati a gestire arrivi numericamente superiori, in proporzione, a quelli delle altre province in Piemonte. Una situazione che ha molto in comune con quella del Riminese".

Uno dei nodi da sciogliere riguarda i rinforzi: da anni le forze dell’ordine della provincia lamentano carenze di organico che rendono non semplice operare.

"Abbiamo una città che dai 150mila residenti dell’inverno si ritrova ad avere un milione di presenze durante l’estate: è un aspetto che naturalmente non va sottovalutato e che ritengo sia tenuto in debita considerazione dai ministeri competenti. L’obiettivo sarà quello di operare al meglio contando sui potenziamenti di organico previsti".

E’ un punto quello dell’organico, toccato ieri anche dal sindaco Jamil Sadegholvaad nel suo benvenuto al nuovo questore: "Con lei avremo modo di definire le priorità non più rimandabili: il passaggio di categoria della questura di Rimini (con il conseguente aumento di agenti) e la nuova cittadella della sicurezza" all’ex caserma ’Giulio Cesare’. Sadegholvaad dà il benvenuto alla Lavezzaro e ringrazia poi De Cicco "per il lavoro svolto". A dare "il benvenuto" al nuovo questore ieri anche il presidente della Provincia, Riziero Santi.

Lorenzo Muccioli