Le Befane si fermano contro le chiusure

Protesta domani al centro commerciale di Rimini per convincere il Governo a revocare la restrizioni previste nel weekend

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Anche alle Befane incrociano le braccia insieme a tutta l’Italia. Una protesta che si consumerà domani mattina, a partire dalle 11, per la riapertura del centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Una maxi manifestazione per dire basta alla serrata del fine settimana che li penalizza oltre misura. Ormai, dicono, non c’è più motivo perchè debbano rimanere chiusi il sabato e domenica, e la mobilitazione generale organizzata per domani è per fare pressione su Roma, affinchè riaprano i battenti. "Dopo la retromarcia del Governo – sostengono – che ha visto la cancellazione della riapertura nei weekend del centri commerciali, inizialmente prevista per il 15 maggio, il Consiglio nazionale dei centri commerciali ha deciso di dare un forte segnale per promuoverne la riapertura. Per questo è stata indetta una manifestazione all’interno dei centri commerciali, a cui aderisce anche il shopping center riminese. Per alcuni minuti, dalla 11 in poi, tutte le attività abbasseranno a metà le serrande e si fermerà il lavoro. Il personale incrocerà le braccia, mentre nello stesso momento verrà data lettura di un comunicato che è condiviso in tutta l’Italia.

A intervenire al riguardo è Massimo Bobbo, direttore de Le Befane, che sottolinea l’amara sorpresa del cambiamento di rotta che c’è stato da parte del governo. "Ribadisco – dice Bobbo – che siamo rimasti spiazzati e delusi dalla retromarcia sulla possibilitùà di riaprire tutti i centri commerciali e assimilati del Paese nei giorni festivi e prefestivi.

"Oltre al danno economico per il perdurare di questa situazione – sottolinea il direttore del Centro – , si rischia in questi modo anche di sovraffollare i centri storici. I centri commerciali sono luoghi sicuri, perchè essendo delimitati sono più facilmente controllabili: a Le Befane spendiamo decine e decine di migliaia di euro per sanificare ogni mattina tutti gli ambienti e gli arredi. Mettiamo a disposizione ettolitri di gel sanificante e abbiamo anche rinforzato il personale per contrallare chi trasgredisce la regola base a garanzia del contenimento della pandeminia".

Ma Bobbo fa anche i conti in temini di lavoratori e dei rischi che questi possono correre se dovesse perdurare la chiusura. "A Le Befane shoppin center – conclude il direttore – lavoravano oltre mille persone, necessarie a coprire i turni includendo i fine settimana: se questa situazione dovesse continuare, purtroppo molti di loro saranno in esubero. Ci auguriamo quindi che questa dimostrazione a livello nazionale, venga presa in considerazione da chi deve decidere".