Le canzoni urgenti di Capossela "I libri, la mia fonte d’ispirazione"

Il cantautore oggi a Riccione, in piazzale Ceccarini: proporrà anche brani tratti dal suo ultimo album "Quanti ricordi mi legano alla Perla verde. Qui ho avuto il primo ingaggio nel mondo dello spettacolo".

Le canzoni urgenti di Capossela  "I libri, la mia fonte d’ispirazione"

Le canzoni urgenti di Capossela "I libri, la mia fonte d’ispirazione"

Grande attesa a Riccione per il concerto di Vinicio Capossela, cantautore, polistrumentista e scrittore, atteso oggi alle 18 in piazzale Ceccarini. Nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore proporrà uno spettacolo che, ispirato dai giganti della letteratura, spazierà sui temi del viaggio e della follia, della guerra e dell’amore. Un’occasione per gustare alcuni brani del suo nuovo album Tredici canzoni urgenti, e altri suoi classici.

Rieccola a Riccione, in un giorno particolare.

"Mi piace che ci sia una giornata dedicata al libro e che sia la festa di San Giorgio, celebrata in tutto il mondo, così in Catalogna: dà origine all’usanza di regalare rose e un libro. Il Comune di Riccione ha accolto quest’idea di celebrare il libro che vuol dire celebrare tutto quello che vogliamo sopravviva a noi, la nostra idea del mondo".

I libri sono la sua musa ispiratrice?

"Nello scrivere, come autore, prendo a prestito tante cose dai libri, molti sono tracimati nelle canzoni a volte in modo esplicito. Alcune portano i titoli di libri a me particolarmente cari. Questo è lo spirito del concerto. Oggi, dopo Milano, sarà la seconda occasione per ascoltare anche alcuni pezzi di Tredici canzoni urgenti, uscito quattro giorni fa".

Qualche anticipazione?

"Anche nel nuovo disco alcuni titoli sono riferiti a libri, così Ariosto Governatore e Gloria all’archibugio tratto dall’Orlando furioso, Dalla parte del torto dall’Opera da tre soldi di Brecht, quindi La crociata dei bambini, Minorità, Fine pena ora e Il tempo dei regali".

Lo spettacolo si rifà anche ad altri grandi scrittori?

"Lord Jim s’ispira a Conrad, Billy Budd a Melville, altre al mito dell’Odissea di Omero, a Oscar Wilde e a Céline. Prima dell’esecuzione di un brano leggerò alcune righe del libro dal quale ho tratto ispirazione".

Ha un’invidiabile carriera, cos’altro desidera fare?

"Per molti Natali abbiamo tenuto concerti natalizi al Vidia Club di Cesena, univano la gioia della festa al rock and roll, finalmente ho registrato questo disco che però è rimandato. Spero di pubblicarlo e di fare una bella serie di concerti infervorati nel periodo di fine anno, se lo faccio voglio sbatezzarmi in Romagna".

Un filo rosso la lega alla nostra terra?

"Ho una particolare affezione per questa terra, dove ho mosso i miei primi vagiti dello spettacolo, iniziando a lavorare nel bar di un locale, lo Snoopy di Modena, dove negli anni Settanta faceva il dj Vasco Rossi. Il proprietario aveva aperto la succursale estiva, lo ‘Snoopy Holidays’ a Riccione, alla Punta dell’Est, lì ho avuto il mio primo ingaggio nel mondo dello spettacolo. È stato molto utile perché lì ho scritto il refrain del primo pezzo dell’ultimo disco, se non avessi lavorato da barman in questa discoteca non avrei potuto scrivere quell’elenco di liquori. L’anno dopo sono emigrato a Bellaria Igea Marina nel meraviglioso e glorioso Pjazza, dove ho iniziato a suonare le mie primissime canzoni ed è il locale da cui viene il titolo del primo disco All’una e trentacinque, perché io suonavo quand’era finito tutto. Per me che venivo da Reggio Emilia andare in questi due locali era come arrivare in California in una diversa dimensione di avventure che porto nel cuore". Nives Concolino