LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Le indagini sul delitto. Scattano i sequestri. Si cercano indizi in casa del consuocero

Sigilli all’appartamento e al garage del padre della nuora. L’uomo e la figlia Manuela sentiti per ore dalla polizia. Rinvenute nuove tracce di sangue nel sotterraneo.

Le indagini sul delitto. Scattano i sequestri. Si cercano indizi in casa del consuocero
Le indagini sul delitto. Scattano i sequestri. Si cercano indizi in casa del consuocero

Doveva essere ieri il giorno della svolta. Ma per il momento i nodi sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne riminese massacrata con 17 coltellate, non sono ancora stati sciolti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Daniele Paci, proseguono a tutto campo con grande impegno da parte degli inquirenti e nessuna ipotesi al momento è ancora stata esclusa. Nella serata di giovedì e poi ancora nuovamente ieri mattina gli agenti della polizia scientifica e della squadra mobile di Rimini, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili, sono tornati nel complesso residenziale di via del Ciclamino, nella frazione riminese di Ca’Acquabona, dove Pierina abitava in un appartamento al terzo piano del civico 31. Sono stati svolti nuovi accertamenti nel garage sotterraneo dove la 78enne, stando alle ricostruzione, sarebbe rientrata nella serata di martedì, dopo aver partecipato ad una riunione di preghiera nella sala del Regno dei Testimoni di Geova di Bellariva, riponendo la macchina nel box auto. Lì, tra la porta tagliafuoco e le scale che conducono agli appartamenti al piano superiore, sarebbe stata assalita da uno sconosciuto che probabilmente conosceva bene le sue abitudini e che forse - ipotizzano gli inquirenti - le aveva teso una trappola.

La polizia scientifica ha eseguito nel frattempo nuovi sequestri. Sono stati apposti i sigilli a un box auto e a un appartamento che fanno parte del complesso residenziale. Entrambi sono in uso a Duilio Bianchi, consuocoero di Pierina e padre di Manuela, la donna che mercoledì attorno alle 8.30 ha ritrovato il cadavere della suocera supino sulle scale facendo scattare l’allarme. Il luminol in dotazione alla scientifica avrebbe inoltre fatto emergere delle tracce di sangue presenti nel seminterrato situato proprio sotto alle palazzine di via del Ciclamino. Un luogo che di notte, dopo le 21, può essere raggiunto solo accedendo direttamente dal condominio o aprendo il cancello automatico con il telecomando. Ieri gli investigatori della squadra mobile hanno parlato a lungo con Duilio e la figlia Manuela: un colloquio che si è svolto nell’appartamento di fronte a quello di Pierina, nel quale la donna abita insieme al maglio Giuliano Saponi. Nessuno tuttavia al momento è ancora iscritto nel registro degli indagati. E l’arma del delitto non è stata ritrovata.

Sempre ieri il medico legale nominato dalla Procura di Rimini, Loredana Buscemi, ha eseguito l’autopsia sul corpo della 78enne. L’esame ha confermato che Pierina ha lottato disperatamente con il suo assalitore tentando in ogni modo di opporsi al suo tragico destino. I fendenti l’hanno raggiunta alla schiena, alle braccia, nel momento in cui l’anziana ha tentato di parare i colpi che le venivano inflitti, alla gola e all’addome. Certo inoltre è che chi ha ucciso Pierina Paganelli l’ha fatto con rancore e con accanimento, colpendola quando era già a terra agonizzante. Nessun ambito è escluso ai fini investigativi: quello familiare, i residenti di via Del Ciclamino, una cinquantina di famiglie con accesso alla zona garage interrato, e conoscenti in ambito religioso.