"Le maestre hanno evitato il peggio"

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"Le maestre sono state capaci e pronte. A loro vogliamo dire grazie". Passato lo spavento per quanto avvenuto martedì mattina alla piscina dei Tavolucci con 25 persone intossicate, a prendere la parola sono i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia ‘Il Grillo Parlante’ di Montegiardino che quella mattina si trovavano nell’impianto di Borgo Maggiore come ogni settimana nell’ambito di un progetto sullo intrapreso dalla scuola.

"Vogliamo ringraziare di cuore le maestre Sara Zanotti e Jessica Zanotti – scrivono – che dimostrando fermezza, competenza e tanta sensibilità, hanno evitato che l’accaduto potesse arrecare seri danni ai bambini che si trovavano all’interno della struttura". I dieci piccoli allievi, tra i tre e i quattro anni, dell’asilo di Montegiardino, infatti, appena i dipendenti si sono accorti che quella mattina qualcosa non funzionava, sono stati immediatamente accompagnati fuori dalla piscina. E proprio grazie a questa prontezza nessuno di loro, poi tutti visitati negli ambulatori del reparto di Pediatria dell’ospedale di Stato, ha riportato conseguenze.

"Le insegnanti – scrivono i genitori – hanno saputo affrontare l’inconveniente con capacità e prontezza, ma soprattutto con la sensibilità necessaria ad evitare spavento e conseguenze traumatiche. Solo grazie al loro intervento, e alla collaborazione del personale della piscina oggi possiamo dire che è stato evitato il peggio". Questo, senza tralasciare il fatto che quanto successo alla piscina di Borgo, è un fatto che non può passare sotto silenzio. "Nonostante la gravità dell’episodio, sul quale vorremmo tutti fosse fatta maggior chiarezza – puntualizzano i genitori degli allievi della scuola dell’infanzia – nessuno ha riportato conseguenze per la propria salute. A Sara e Jessica, grazie di cuore". Intanto, proseguono le indagini della Polizia Civile su quanto accaduto l’altra mattina in piscina. E non è la prima volta che questo accade nell’impianto di Borgo. Prende sempre più piede l’ipotesi di un errore umano nel conferimento dei prodotti per il trattamento delle acque. Da qui la nube che ha intossicato chi in quel momento si trovava in piscina, compresi i bimbi dell’asilo di Montegiardino.