Le mille luci accese e la lotta allo spreco d’energia

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Piacciono, non piacciono, creano polemici interrogativi (chi paga questo spreco?) ma su una cosa pochi obiettano: fanno atmosfera. Sono loro, quella miriade di luci colorate che ciondolano sulle strade più tradizionali dello shopping e non solo ad annunciare l’arrivo del Natale. Un pretesto per dare più vivacità e colore a una città che d’inverno perde la lucentezza dell’estate? O il semplice tentativo dei commercianti di avere una carta in più nella non sempre facile caccia al cliente? Forse l’uno e l’altro. E’ stato dimostrato che strade al lumicino e vetrine con modesti voltaggi, non costituiscono un valido incentivo all’acquisto. Quindi, sostengono gli esercenti, ben vengano le luminarie. Già, è vero che qualche locale, qualche negozio, tiene le luci accese tutto l’anno. E in questo momento si grida allo spreco. Forse, come qualcuno ha azzardato, "bisognerebbe istituire delle ronde". A spasso lungo le strade e le piazze di Rimini a caccia di neon lasciati accesi, vetrine illuminate 24 ore su 24 e quant’altro. Un po’ esagerato, diciamolo. Senza tralasciare il tema sicurezza. La prevenzione passa anche da non lasciare i luoghi al buio.