di Marco Principini
RICCIONE (Rimini)
Numeri in crescita, sia per presenze che per arrivi, spesso ben oltre i livelli pre Covid. La costa, dal Ferrarese al Riminese, resta la protagonista indiscussa, ma a farsi largo sempre più sono anche altri comparti, dalle città d’arte all’Appennino, dalle terme ai singoli eventi sportivi in grado di catalizzare migliaia di turisti e appassionati. E la sfida ora è lanciare un territorio – l’Emilia-Romagna – da vedere e visitare in tutta la sua interezza, tutto l’anno.
Di questo e di molto altro si parlerà giovedì a Riccione, alla Conferenza regionale sul turismo. Nella sala Concordia del PalaRiccione, si susseguiranno i lavori di ’Turismo Emilia-Romagna. Destinazione futuro’, la giornata di confronto che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del governatore Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. All’ordine del giorno il turismo del futuro al centro delle politiche regionali e locali, e l’economia circolare che ruota intorno al tema.
I numeri. Dopo la partenza a rilento della stagione turistica, anche causa alluvione, si è recuperato, grazie anche a un ottimo settembre. Tra gennaio e settembre si sono registrati +1,7% di presenze (34 milioni e 731mila pernottamenti: 25 milioni italiani e 9,7 milioni dall’estero) e +6,2% di arrivi (9 milioni e 536mila arrivi: oltre 6,8 milioni italiani e più di 2,7 milioni gli stranieri) rispetto allo stesso periodo del 2022. Solo a settembre, invece, ci sono stati oltre 4 milioni di presenze e più di 1,1 milioni gli arrivi (rispettivamente +6,7%, e +11,6%), meglio anche del 2019, periodo pre-Covid (+4% le presenze e +6,7 gli arrivi).
Con il boom della Riviera che, sempre sul 2022, cresce del +8,5% per le presenze e del +19,6% per gli arrivi e rispettivamente del +5,8% e del +16,8% rispetto al periodo prepandemico (circa 2,9 milioni le presenze e oltre 600mila gli arrivi). Bene anche le città d’arte con 695 mila pernottamenti e 326mila arrivi (+2,5% i pernottamenti e +2,6% gli arrivi sul 2022) e le località dell’Appennino con oltre 68 mila
presenze e più di 22 mila arrivi (+12,1% le presenze e +12,8% gli arrivi sul 2022).
Molto hanno fatto, anche in termini di indotto, i numerosi eventi sportivi che hanno accompagnato i primi nove mesi dell’anno: Formula Uno, MotoGp, Coppa Davis, Ironman, il Giro d’Italia solo per citare i principali, ma il prossimo anno di aggiungerà anche il Tour de France. Il Gp di Formula 1 del 2022 ha generato un impatto economico di 274 milioni, e di questi 129 milioni rappresentano il valore generato grazie alla visibilità dell’evento a livello mondiale, mentre le proiezioni relative al Tour de France parlano di 442 milioni di euro di benefici complessivi, con 2 milioni di spettatori presenti nel territorio, ed un valore di visibilità – solo per la regione – che supera i 152 milioni.
A concorrere alla spinta della Riviera hanno contribuito anche diversi interventi di riqualificazione che sono stati portati a termine, come i numerosi ’waterfront’ del litorale: un piano di riqualificazione della costa che prevede dieci progetti di rigenerazione urbana di cui quattro già conclusi. Poi la riqualificazione degli alberghi che quest’anno hanno beneficiato anche di un bando regionale da 20 milioni di euro, più altri15 milioni, per 35 milioni complessivi.