Cattedre vacanti, graduatorie sovrapposte e tempi delle procedure ancora incerti. I nodi della scuola vengono al pettine in piena estate. A lamentare le incertezze e i ritardi a meno di un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico è Flc Cgil con Simonetta Ascarelli. Il primo punto riguarda le mosse del ministero guidato da Valditara. "Abbiamo già denunciato la scelta del ministero di sovrapporre l’aggiornamento delle graduatorie Docenti e del Personale ausiliario, tecnico e amministrativo (Ata), il cui effetto è stato quello di sovraccaricare le segreterie scolastiche che, nei mesi di luglio e agosto, si stanno facendo carico delle complesse procedure per consentire il primo settembre prossimo l’utilizzo delle suddette graduatorie e il conferimento delle supplenze da parte degli uffici territoriali e delle stesse scuole". Caos e superlavoro estivo per le segreterie è solo il principio visto che una delle principali preoccupazioni del sindacato riguarda le nomine sulle cattedre vacanti. "Non si potrà nominare su tutti i posti vacanti e disponibili ma all’incirca solo su un terzo, in quanto i ruoli autorizzati per il personale docente nella nostra Regione sono 3286, pochissimi rispetto alle esigenze. Questo genera una situazione di generale incertezza che risente delle gravi carenze nelle procedure concorsuali". E’ Ferragosto, ma nel settore scolastico i tempi già stringono perché un puntuale calendario su cui basare l’attività necessaria a presentarsi all’inizio del nuovo anno scolastico con docenti in cattedra e procedure completate, ancora non si vede all’orizzonte, lamenta il sindacato.
A peggiorare la situazione c’è anche l’organico del personale Ata. "Mancano i dati e le scuole non sanno ancora di quale effettivo organico potranno disporre". Solo ieri sono le iniziate le convocazioni per il personale Ata. A questo si aggiunge il fatto che, "in un recente decreto, si prevede la sottrazione alle scuole, a livello nazionale, di 965 posti che verranno messi a disposizione delle amministrazioni territoriali scolastiche senza che possano esser sostituiti". Insomma, le incertezze abbondano lamenta la Cgil e la complessità delle procedure e dell’applicazione con le graduatorie attuali rende difficile capire l’impatto che tutto questo avrà in regione e nelle single province, "Quello che è certo è che le scuole, già in forte sofferenza saranno ulteriormente penalizzate e gravate da incombenze".