L’energia costa al Comune 10 milioni in più Slitterà l’accensione del riscaldamento

L’assessore Montini presenta una serie di misure per contenere consumi e bollette. Progetto per un maxi-risparmio

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Gli aumenti folli dei costi energetici pesano per oltre 10 milioni di euro sul bilancio del Comune. Per questo Palazzo Garampi – dopo il varo delle nuove regole di emergenza presentate dal ministro Roberto Cingolani - annuncia le proprie "linee di intervento da integrare al piano presentato dal governo". Tra le altre, rimandare oltre il 22 ottobre la data di accensione dei riscaldamenti, e limitarne il funzionamento sotto le tredici ore al giorno, meteo permettendo. "Il piano dell’esecutivo di fatto comprende azioni già anticipate dal Comune – spiega l’assessore Anna Montini –, orientati proprio ad una flessibilità nell’accensione o spegnimento degli impianti, sia di riscaldamento sia di illuminazione, sulla base delle reali condizioni ed esigenze climatiche e ambientali. Per questo confidiamo di poter rinviare l’accensione degli impianti di riscaldamento oltre il 22 ottobre e comunque al di sotto delle 13 ore giornaliere concesse, se le condizioni meteorologiche lo consentiranno e senza ovviamente incidere sulla qualità della vita degli uffici". Come previsto anche dal decreto ministeriale, sono escluse dalla stretta sul riscaldamento gli asili nido e le scuole di infanzia. Ma anche edifici di cura, piscine, saune, attività industriali, artigianali. Il piano nazionale prevede, per la provincia di Rimini (in zona E) l’accorciamento di 15 giorni dell’accensione degli impianti di riscaldamento, parte a inizio, parte a fine periodo. "Abbiamo già introdotto una serie di misure – prosegue l’assessore –. Anzitutto abbiamo anticipatamente sospeso il sistema di rinfrescamento degli uffici, spegnendo già dal 31 agosto l’aria condizionata". Ed è stato adottato anche qualche correttivo, "che può apparire minimo ma capace di incidere, riducendo ad esempio la temperatura dell’acqua che scorre nei rubinetti degli uffici delle sedi comunali". Accorgimento che sarà introdotto anche nelle palestre scolastiche, fissando a 55 gradi il tetto massimo per l’acqua calda. A breve verrà inviato un vademecum ai dipendenti comunali, con suggerimenti sulle buone pratiche da adottare sulla scorta delle linee guida dell’agenzia nazionale Enea, "quei piccoli gesti del quotidiano che possono contribuire a ridurre gli sprechi, tanto in ufficio quanto a casa", continua Montini. Il Comune guarda anche al futuro: "Un project financing che garantirà un risparmio energetico di oltre 8,6 milioni di kWh annui, ovvero il 62% rispetto al consumo annuale".

Mario Gradara