
L’ex assessore e dirigente della Provincia,. Alberto Rossini, boccia Badia del vento per l’impatto che avrà sulla Valmarecchia
Grandi pale eoliche e aerogeneratori che si alzano in cielo fino a 200 metri, ma "oggi l’utilizzo delle rinnovabili sta andando in un’altra direzione". Lo dice Alberto Rossini, ex assessore della Provincia nonché ex dirigente dell’ente, esperto in materia di politiche energetiche.
Rossini, che idea si è fatto lei dei progetti degli impianti eolici previsti ai confini con l’alta Valmarecchia?
"Da un punto di vista tecnico, non conosco gli studi che hanno portato a definire in quelle aree una tale concentrazione di impianti. Dunque non so se ci sono le condizioni per sprigionare tanta forza capace di alimentare gli aerogeneratori. Quando facemmo studi in mare con l’università per capire se c’erano le condizioni adatte, ottenemmo risulati chiari. In questo caso, non so se il gioco vale la candela. Ma sappiamo cosa verrà fuori, perché avremo un importante impatto paesaggistico. Siamo in una zona che non ha aree sottoposte a tutela, e non c’erano zonizzazioni che escludessero questa tipologia di attività. Ma non c’erano nemmeno documenti che le definissero idonee agli aerogeneratori".
Lei procederebbe?
"Ritengo quelle aree di pregio da un punto di vista paesaggistico. Se si procede poi si avranno pale molto ben visibili su quei crinali. L’impatto sarà forte. In pianura è differente. In Germania e Francia, per esempio, questi impianti vengono posti in pianura perché anche l’impatto visivo è ridotto. Inoltre oggi nelle strategie del governo l’eolico è quasi scomparso. Non vedo propensioni, tant’è che nell’ultimo bando del ministero non se ne fa menzione".
Vede l’eolico superato?
"Guardiamo al piano territoriale della Provincia di Rimini. Nel documento, in cui si analizza la necessità di procedere con la produzione di energia da fonti rinnovabili, vengono presi in considerazione piccoli impianti fotovoltaici e il biogas, ad esempio. Dunque si privilegiano altre forme di produzione, meno impattanti. Chiaramente molto dipende, anche, dalle scelte politiche. Ma nel caso dell’alta Valmarecchia abbiamo aree di prego che sarebbero segnate".
Andrea Oliva