L’estate tutto l’anno a Rimini: stabilimenti aperti dal primo aprile (e non è uno scherzo)

Prove generali a partire da sabato per ombrelloni e lettini. "Se il tempo tiene molte zone di spiaggia saranno operative" . Ma resta il problema del personale: "Manca in un bagno su tre"

L’estate tutto l’anno  Stabilimenti aperti  dal primo aprile  Non è uno scherzo

L’estate tutto l’anno Stabilimenti aperti dal primo aprile Non è uno scherzo

Rimini, 28 marzo 2023 – "C’è voglia di anticipare l’apertura, se il tempo ci assiste". Sabato sarà il primo giorno di aprile, ma le parole di Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini di Rimini sud, non sono uno scherzo. Vanni è pronto a stendere i lettini, e non è il solo.

"Nella zona di Marina Centro, fino ad arrivare a Bellariva, se il tempo tiene, gli stabilimenti accoglieranno i primi clienti che in sono del posto. Spingendosi più a sud, verso Rivazzurra e Marebello, le aperture arriveranno in un secondo momento della stagione perché si lavora più che altro con i turisti. Ma ci sono stabilimenti anche a Miramare già aperti, come Ricci di Mare".

Sarà un’onda lunga che partirà dalla zona del porto per spingersi verso sud. Secondo il presidente, nel fine settimana di Pasqua saranno tra i settanta e gli ottanta gli stabilimenti a Rimini sud aperti. Ma già dal prossimo weekend tanti vorranno anticipare accogliendo i clienti. "Ovviamente molto dipenderà dal meteo". Sono sempre più i bagnini che assecondano un modo nuovo di vivere la sabbia. Anche nell’ultimo fine settimana l’arenile è stato preso d’assalto. Complice il garbino, diversi bagnanti si sono spinti fino alla prova costume. Ormai non fa più notizia il bagno Tiki 26, con i suoi ombrelloni aperti da settimane. Ma non è l’unico caso. "Nell’ultimo weekend c’è stato un bel movimento ed erano tutti turisti – confessa Ferdinando Gabellini della Spiaggia del sole di Riccione, zone 86-87 -. Noi ci siamo già, adesso vediamo il meteo".

Anche Riccione si appresta all’apertura di Pasqua, ma alcuni hanno deciso di anticipare. "Molti apriranno da questo weekend – assicura il presidente della Coop Bagnini, Diego Casadei - Speriamo nel sole". L’ottimismo non manca. "I presupposti per una stagione ottima – riprende Vanni – ci sono tutti. Abbiamo diversi ponti interessanti nelle prossime settimane". Ma i bagnini devono fare i conti anche con le emergenze. "Uno stabilimento balneare su tre a Rimini cerca la figura del ‘bagnino tuttofare’. Almeno ottanta posti di lavoro che al momento non si riesce a occupare – prosegue Vanni -. Ciò nonostante per quel ruolo il contratto stagionale sia lungo, da inizio aprile a fine settembre. Meno problematico il reperimento degli altri collaboratori di spiaggia, anche se c’è molta meno richiesta rispetto al passato, causa la quasi totale sparizione di stranieri dell’Est Europa, ucraini, romeni, moldavi, a partire dal Covid. Peschiamo molto tra gli studenti, che però iniziano alla fine dell’anno scolastico, a giugno se va bene". Le croci sono le solite, a partire dal reddito di cittadinanza, mai piaciuto ai bagnini. "Misura anche utile, ma che ha allontanato tanti dal mondo del lavoro". Per la partenza della stagione i bagnini si rimboccheranno le maniche, ma per il proseguo il personale andrà trovato. "Mentre in passato quasi tutti i giorni si presentavano persone a chiedere lavoro, oggi zero o quasi - ricorda Vainer Nanni, storico bagnino -. Noi mettiamo annunci ovunque, chiediamo anche ai sacerdoti se conoscono qualcuno, ma nessuno si presenta".