Lezioni contro la mafia nel nome di Falcone

Tante iniziative per ricordare il magistrato a 30 anni dalla strage di Capaci

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Trent’anni. Tanto è passato dalla strage di Capaci costata la vita al magistrato antimafia Giovanni Falcone, alla moglie Francesca e ai tre agenti i della scorta. Era il 23 maggio del 1992. Alle vittime dell’attentato Rimini ha deciso di dedicare una fitta serie di iniziative, con la rassegna Sulle nostre gambe. La memoria contro le mafie. Si comincia già oggi al bagno 26 col torneo "Beach volley e legalità". Il programma entrerà nel vivo domani, alle 9, quando gli studenti delle scuole riminesi parteciperanno all’incontro dal titolo "La metamorfosi della mafia: dalla strage di Capaci ai nostri giorni", previsto all’istituto Belluzzi - Da Vinci. Alle 10.30 al Teatro degli Atti si terrà il secondo incontro della giornata, dal titolo "Sulle nostre gambe. Il rispetto delle regole nello sport e nella vita", introdotto dal magistrato riminese Daniele Paci. Alle 17.15 in piazza Malatesta Germogli di Legalità, la cerimonia per l’intitolazione di un albero e una targa a Falcone, accompagnata da un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della strage di Capaci all’ora dell’attentato: 17.58. Subito dopo, sotto i portici di Palazzo Garampi, sarà inaugurata la mostra "Una vita contro la mafia". Sarà aperta al pubblico fino 19 luglio, giorno del trentennale della strage di via D’Amelio a Palermo, in cui morirono il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.

"Per fare davvero memoria – dice Francesco Bragagni, assessore alla legalità – occorre avere un quadro d’insieme, e per ottenerlo occorre coinvolgere quante più voci possibili. E’ necessario continuare ad attivarsi per coordinare iniziative formative rivolte agli studenti e agli insegnanti delle scuole medie e superiori della provincia di Rimini, per la promozione e la diffusione di una cultura della legalità".