"Liberalizziamo subito i saldi"

La richiesta dell’Osla: "Possono portare ossigeno al nostro commercio, in ginocchio per il Covid 19"

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Torna a chiedere la liberalizzazione dei saldi l’Osla, organizzazione sammarinese degli imprenditori. O meglio, chiede al governo il perché del dietrofront sulle vendite promozionali. Questione sulla quale si è dibattuto molto in Repubblica negli ultimi mesi segnati dall’emergenza sanitaria.

"A San Marino la crisi economica scatenata dalle misure di contrasto al Coronavirus – scrive l’organizzazione del presidente Monica Bollini - continua a danneggiare imprese e lavoratori, in particolar modo quelli del comparto turistico commerciale".

Per questo motivo Osla aveva espresso "soddisfazione quando il governo, all’interno del decreto emanato il 21 aprile scorso, aveva previsto la possibilità per i commercianti di effettuare nell’anno in corso le vendite promozionali in ogni periodo dell’anno alla percentuale decisa dall’esercente e senza preventiva comunicazione all’Ufficio Attività economiche".

Una vera e propria liberalizzazione dei saldi che sarebbe stata per i commercianti del Titano "uno strumento – sottolinea Osla - in più per affrontare i prossimi difficilissimi mesi, in cui le incognite resteranno di gran lunga maggiori delle certezze". Poi il dietrofront nel mese di maggio, al quale l’organizzazione degli imprenditori sammarinesi continua ad opporsi. "Purtroppo si è poi tornati indietro – sottolineano - modificando il decreto numero 63 con il 78 del 18 maggio (diventato decreto 97, dopo la ratifica avvenuta in Consiglio grande e generale nei giorni scorsi), riducendo la possibilità di fare saldi dal primo agosto al primo giorno di settembre e nelle due giornate del 27 e 28 novembre 2020 in occasione del Black Friday. Un dietrofront controproducente che non aiuta l’economia del nostro paese". Gli Imprenditori credono infatti che, "soprattutto durante questo anno che sarà imprevedibile e sicuramente non semplice – dicono dal Titano - la libertà di stabilire le proprie politiche commerciali è indubbiamente utile per il settore commerciale". La liberalizzazione, secondo Osla, "rende gli esercizi commerciali sammarinesi maggiormente attrattivi sia per i residenti in territorio, che cercano altrimenti prezzi più vantaggiosi nel vicinato oppure online, sia per i residenti nel circondario, che avrebbero potuto approfittare delle promozioni in Repubblica per fare dello shopping". E proprio per tutte queste motivazioni Osla si augura che si possa aprire "un confronto con tutte le parti interessate per rivedere la norma nell’interesse dell’intero settore commerciale".