
Il post satirico sulla polemica tra l’amministrazione riccionese e il direttore artistico di DeeJay Linus (accanto) è apparso sabato sera sulla pagina ufficiale prima di essere rimosso domenica mattina
Riccione (Rimini), 7 aprile 2025 – La bufera scatenata dalla prospettiva di un’estate riccionese senza Radio Daeejay ha suscitato anche ilarità, ma al vetriolo, tra alcuni democratici. Nella tarda serata di sabato c’è chi sulla pagina ufficiale del Pd ha pubblicato una vignetta intitolata “Il disc Jockey e Cangini”, nella quale è rappresentata una mucca con sovrimpresso il nome di Riccione, mentre su una distesa erbosa viene munta da un pastore che raccoglie il latte in un secchio con su stampati due caratteri “dj”.
A spiegarne il contenuto della satira politica nello stesso post sono poche righe: “Il disc jockey che ha munto per anni dalla tetta dei riccionesi pensava di avere ancora a che fare con l’assessore Cangini (detto da lui) con tutto il rispetto per Cangini”.
Sul post e sul suo autore (o autori) è giallo, tanto più che ieri mattina la vignetta come pure la didascalia erano già spariti dai social. Rimossi, ma da chi? Dai vertici del Pd nessuna spiegazione, nessun commento. E il mistero s’infittisce. Qualcosa forse potrebbe trapelare questa sera nella riunione di maggioranza, dove chiaramente si parlerà di Radio Deejay. Dalle voci che circolano comunque, il post lanciato con spirito goliardico dall’anonimo autore non sarebbe andato a genio a diversi democratici, che hanno definito inelegante il contenuto pubblicato, soprattutto su un sito ufficiale del partito. Da qui la rimozione, anche se di fatto, alcuni appena visto hanno provveduto a ’immortalarlo’ come souvenir di satira.
Nell’attesa di capire se l’intervento dell’assessore regionale al Turismo, Roberta Frisoni, convinta che quel filo rosso tra Radio Deejay a Riccione dopo quarant’anni vada mantenuto, il dibattito sul ’divorzio’ continua a tenere banco.
“Credo che questa partita sia stata gestita molto male da questa amministrazione – commenta Stefano Paolini di Fratelli d’Italia –. Leggo dell’assessore Frisoni che intende ricucire lo strappo fatto da questa giunta– io me lo auguro, ma non ci credo. Se si riuscisse ne sarei felice. Di certo per la nostra città questa è una brutta pagina. Radio Deejay fa parte della storia di Riccione. E’ una sua icona e ne ha fatto un richiamo nazionale. Quest’estate mi siederò di fianco al tavolino di Linus, al Nuovo Fiore, per vedere cosa faranno i nuovi entrati”.
Tanti i commenti di semplici cittadini e operatori turistici, tra i quali alcuni convinti che non debbano esistere monopoli. La pensa così anche Gianni Andreatta, patròn del Grand Hotel, che parla di polemica sterile: “Ci sono state delle stagioni in cui a Riccione erano presenti più radio – ricorda –. Si arrivò a sette un’estate con l’ex sindaco Masini. Radio 105, la portai io sull’onda del Club 99. Cecchetto aprì radio Deejay, e vendutala, portò radio Capital, il tutto a costi pressoché zero. Le radio, come gli artisti, venivano qua perché Riccione attirava il mondo e non viceversa. Credo che il monopolio non vada bene”.